FIGC, nuova stretta sui prestiti a partire dal 1 luglio: i dettagli
In arrivo nuove modifiche sui prestiti di giocatori
Lo scorso 20 dicembre, la FIGC ha modificato gli articoli, riguardanti i prestiti di calciatori fra le società, 103 e 117 delle Norme organizzative interne federali (Noif), in attuazione della circolare FIFA numero 1796 del 3 maggio 2022. Come riporta l’edizione odierna di ItaliaOggi, la Federcalcio italiana ha posto così un limite alle operazioni in prestito che le varie società possono effettuare.
In primis la durata massima del prestito di un calciatore ad altra società è scesa a un solo anno, mentre ogni club non potrà superare un numero di otto operazioni temporanee in entrata e altrettante in uscita, mentre quelle fra le stesse società non possono essere più di tre, indipendentemente dall’età dei calciatori coinvolti nelle varie operazioni. Queste modifiche, introdotte con il comunicato ufficiale numero 135, mirano a ridurre le interdipendenze tra le società professionistiche e a favorire lo sviluppo dei giovani talenti. Infatti, le nuove norme non riguardano i calciatori di età inferiore ai 23 anni al 31 dicembre dell’anno di inizio della stagione sportiva.
Se viene cambiata la durata massima, scesa da due stagioni a una soltanto, non cambia nulla per quanto riguarda quella minima che resta fissata al periodo tra due finestre di trasferimenti. Restano invariate anche le condizioni per quanto riguarda il diritto di opzione per la trasformazione del prestito in cessione definitiva. Il contratto del calciatore ceduto in prestito, per quanto riguarda la società che ne detiene i diritti di prestazione, deve essere di durata minima di tre stagioni sportive, oltre a quella nella quale si trova in prestito.
Le modifiche entreranno in vigore dal 1° luglio 2025, cioè con l’inizio ufficiale della stagione 2025/26, tranne per quanto riguarda i limiti numeri per i club che sono stati fatti slittare al 2027/28. Sono previste norme transitorie per le stagioni 2025/2026 (10 calciatori) e 2026/2027 (9 calciatori) con limiti numerici superiori, per consentire un adeguamento graduale.
Infine – si legge su Calcio e Finanza – è stato modificato l’articolo 117 delle Noif che regolamento la risoluzione anticipata del prestito. Queste le opzioni in caso di risoluzione anticipata del prestito:
- Il calciatore può rientrare nella società cedente;
- La società cedente ha diritto al risarcimento danni, pari alla retribuzione dovuta per il periodo residuo del contratto originario. Le modifiche apportate dalla Figc rappresentano un tentativo di modernizzare il sistema dei trasferimenti nel calcio italiano, promuovendo una maggiore equità e una crescita sostenibile.
- L’introduzione di limiti ai prestiti e l’eccezione per i calciatori Under 23 sono misure volte a ridurre le interdipendenze tra le società e a valorizzare i settori giovanili.
- L’efficacia di queste nuove norme sarà verificata nel tempo, ma l’obiettivo dichiarato è quello di rendere il calcio italiano più competitivo e sostenibile