FOCUS – Hellas Verona, è tempo di mostrare personalità
Dal 10 settembre scorso, quando arrivò la prima e, fino a poco tempo, ultima sconfitta in campionato dell’Hellas Verona, il leitmotiv per gli Scaligeri era quello della vittoria (8 in 10 turni, con due pareggi). Qualcosa pare però essersi, se non rotto, almeno “ammaccato”: al Bentegodi arriva il Novara, buona compagine ma sicuramente non irresistibile, che […]
Dal 10 settembre scorso, quando arrivò la prima e, fino a poco tempo, ultima sconfitta in campionato dell’Hellas Verona, il leitmotiv per gli Scaligeri era quello della vittoria (8 in 10 turni, con due pareggi). Qualcosa pare però essersi, se non rotto, almeno “ammaccato”: al Bentegodi arriva il Novara, buona compagine ma sicuramente non irresistibile, che molto umilmente rifila 4 gol ai padroni di casa e si porta via i tre punti. Giornata storta? Chi non ne ha. Arriva subito un importante banco di prova: si gioca contro il Cittadella, inattesa antagonista nella corsa alla promozione. Il gol di Pazzini in apertura è segnale di gara che si mette subito sul binario giusto ma che giusto non è, in quanto al 90′ il Cittadella questa volta non ne fa 4 come il Novara, bensì 5. Due brusche battute di arresto per un Hellas che pareva dovesse fare un campionato a parte. Ecco, forse proprio questo è stato il problema: l’inconscia convinzione di aver già vinto, chiaramente non palesata ma che ha dato troppa sicurezza ai ragazzi di Pecchia. Al tecnico (coadiuvato dai giocatori più esperti del gruppo) adesso il compito di far cacciare gli attributi ai suoi, mostrare personalità per uscire da questo momento. L’Hellas resta la squadra più forte della Serie B ma, in un campionato difficile come quello cadetto, le motivazioni forse superano le capacità tecniche, quindi non bisogna dare nulla per scontato come, forse, è stato fatto dalle parti del Bentegodi.