Lecco, Foschi: “Esonero? Le scelte stanno alla società. Cittadella modello da seguire”
Foschi in conferenza
L’allenatore del Lecco Luciano Foschi ha parlato in conferenza stampa del match che vedrà i suoi affrontare il Cittadella nell’ottava giornata di Serie BKT.
Queste le sue dichiarazioni, riportate da Leccochanelnews:
“Abbiamo avuto tanto tempo perché abbiamo fatto tanti allenamenti, pensando a qualcosa di diverso a livello di uomini e atteggiamenti. In questo momento devo chiedermi se ai ragazzi abbiamo messo sul piatto tutto quello che serviva. Dobbiamo aver la coscienza di quello che siamo noi, ricercando la prestazione personale perché mi aspetto una reazione e un miglioramento della prestazione perché ritengo che siamo una squadra all’altezza: fino a oggi non siamo stati messi sotto da nessuno, eccezion fatta per il primo tempo con il Catanzaro che fa pari e patta con il secondo. Con la FeralpiSalò la prestazione è stata al di sotto, ma abbiamo comunque perso di misura per due episodi e a tempo scaduto abbiamo sbagliato gol da un metro. Difesa a quattro? Tutto è possibile nel calcio, l’abbiamo provata anche se diventa più complicato per le caratteristiche dei giocatori. Bisogna poi capire cosa fare con dieci difensori, nel caso… Avessimo preso delle imbarcate, avrei già cambiato: non è così, la squadra è viva, crea delle occasioni e concede per propri demeriti. In questo momento ci manca un risultato importante anche per un pizzico di sfortuna. Esonero? Posso solo allenare e fare le cose per preparare la squadra. Le altre scelte stanno alla società, mi è capitato di subire degli esoneri in delle situazioni che lo richiedevano. Questa situazione non la vedo, i ragazzi sono eccezionali e hanno la massima dedizione, ci seguono con gli occhi bendati e sono convinti che arriveranno i risultati. Non vedo problemi di questo tipo, se un proprietario cambia solo per i risultati è un folle: chi fa veramente calcio valuta tante cose, non solo i risultati. C’è la squadrar che segue l’allenatore o meno, se ha le capacità o meno: altrimenti diventa troppo facile. Nel calcio c’è l’imponderabile, io cerco di lavorare con il massimo impegno senza pensare a quello che può succedere: le valutazioni stanno agli altri. Cittadella? Hanno una linea di condotta esemplare, sono un modello da seguire perché da tanti anni prendono giovani dalla Serie C e gli danno il tempo di diventare giocatori: lo scorso anno hanno fatto sei sconfitte di fila, se vuoi seguire quella linea devi farlo fino in fondo. Sono anche molto organizzati, sotto tutti gli aspetti: Magrassi è andato dall’Entella al Cittadella e durante il tragitto gli avevano già fatto l’iscrizione a scuola dei bambini, per capirci. Il risultato del campo è una conseguenza, ci sono poche squadre così e non è un’autocritica perchè la nostra proprietà è partita dall’asta fallimentare. Detto ciò, in tanti dovrebbero imitarli. Squadra? Corrono tanto e aggrediscono, fanno respirare poco ed è quello che cerchiamo di essere noi per tenere botta in questa categoria“.