Lecco, Foschi: “Nessuno è indispensabile, compreso il sottoscritto. Sulla Feralpisalò e il mercato…”
La conferenza stampa del tecnico
Luciano Foschi, allenatore del Lecco, ha parlato alla vigilia dell’interessante sfida contro la Feralpisalò. Ecco quanto raccolto da leccochannelnews.it: “Sarà nuovamente una partita complicata, come tutte in questa categoria. Spesso il fattore campo conta poco e sono tutte un’incognita: la Serie B è complicatissima, difficile fare pronostici anche vedendo le squadre da fuori; questa è la testimonianza che tutte le squadre danno il massimo. La FeralpiSalò sta cercando di dare il meglio e ha fatto delle buone prestazioni, ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Speriamo che pensino di trovare un avversario facile, ma non ci credo perché anche il Modena sapeva benissimo che non sarebbe stata una partita semplice.
I numeri possono dire qualcosa, ma spesso le seconde palle sono legate alla reazione mentale dei giocatori nell’andare ad aggredire una palla alta o una sponda. È molto legata ai singoli, bisogna arrivare con i giusti tempi sul pallone. L’anno scorso avevamo questo aspetto, ma in tante partite abbiamo perso numericamente meno duelli. Ogni partita è diversa, probabilmente loro palleggiano di più e noi stiamo ancora cercando la nostra dimensione.
Che partita sarà per me (dato che Vecchi, come ricordato nella domanda, rischia la panchina, ndr)? Non lo so, per me sono tutte importanti e cerco di stare fuori da queste cose. Se dovesse capitare a me, escluderei il pensiero sugli altri. Quello che può succedere dopo non lo sappiamo, ma mi auguro che Vecchi possa continuare il proprio lavoro in ogni caso. Le partite sono tutte importanti, le prepari tutte al meglio.
Prima settimana da tre impegni? Abbiamo valutato i giocatori che stanno meglio. Dobbiamo mandare in campo quelli e basta, se uno ha novanta minuti nelle gambe lo utilizziamo per quello. Pensiamo d’iniziare con qualche elemento diverso rispetto a Modena.
Più spada o più fioretto? Tutte e due, ci saranno momenti in cui palleggiare e altri in cui bisognerà lottare su ogni pallone. In tutte le partite ci sono queste fasi, il calcio è sempre stato questo e i calciatori devono sia saper usare il palleggio che la forza nell’uno contro uno.
Novakovich? È disponibile, non c’è nessuno d’indispensabile e io sono compreso. Tutti sono utili, anche il nostro magazziniere ha vinto il campionato con noi. Quando dite questo, pensate agli ultimi 15′ giocati con il Pordenone e ditemi in quanti avrebbero pensato di arrivare in Serie B: devo dire grazie a Bunino, Scapuzzi, Ardizzone, Tordini… Andrija è un giocatore forte come altri che abbiamo preso, ma la parola indispensabile non esiste nel calcio. Altri indisponibili? Stanno tutti bene.
Mercato? Avevamo intenzione di prendere un mancino puro, ma sinceramente ne abbiamo tanti che possono giocare lì, braccetti compresi. Stiamo capendo partita dopo partita il potenziale della rosa: abbiamo costruito una squadra giusta, coperta in tutti i reparti. Giudici e Guglielmotti? Sono completamente diversi.
Lemmens? Sabato è stato fuori precauzionalmente, aveva un occhio ingrossato e del sangue dal naso che sono usciti dopo la rifinitura. Fossimo stati contati ok, ma avrebbe rischiato di uscire dal campo al primo contatto. È un altro giovane molto interessante a cui bisogna dare del tempo: abbiamo tanti giovani forti, qualcuno è più scaltro come Di Stefano e Sersanti, altri hanno bisogno di più tempo ma possono fare la stessa strada di Zuccon e Girelli che avrebbero dovuto andare via ma ora sono a Cosenza e Sampdoria. Se gli mettiamo troppa fretta, crescono le responsabilità nei loro confronti: non ho paura di far giocare i giovani, ma devono essere pronti. Agostinelli? Ha il problema di essere arrivato in una condizione non ottimale e con lui stiamo cercando di fare le cose migliori; ha delle qualità da sfruttare“.