Foschi: “Il Palermo non può essere una società satellite, delusione Sampdoria. L’esonero di Corini segnale di confusione”
Il pensiero dell'ex ds dei rosanero
Rino Foschi, con un editoriale pubblicato su TMW, ha parlato della situazioni di Palermo, Sampdoria e dell’esonero di Eugenio Corini.
Qui le sue parole, estratte dalla fonte citata precedentemente: “In Serie B è arrivato l’esonero per Eugenio Corini. Ha totalizzato due vittorie, un pareggio e due sconfitte alla guida della Cremonese. La sconfitta contro il Mantova ha fatto saltare la sua panchina. È tornato Stroppa, è un buon allenatore. Certamente mandare via un allenatore dopo cinque partite non è un segnale di chiarezza. Come non lo era l’esonero di Stroppa. Il derby di Mantova ha fatto saltare il banco.
Il Palermo invece non dà continuità ai risultati e ha perso punti contro squadre come Salernitana e Cittadella. La società è forte ma la B è difficile e ci sono delle domeniche che ti fanno masticare amaro. Conosco la piazza, l’ho vissuta per tanti anni e dico che il City Group non può tenere il Palermo come una società satellite, per I rosanero bisogna avere un occhio di riguardo e a gennaio c’è da fare qualcosa di importante sul mercato. La squadra per quello che deve fare per il futuro è incompleta. A Palermo bisogna pensare alla Serie A.
Oggi nel rendimento della squadra pesano alcune scelte del mercato estive: Le Douaron non si è integrato per niente. Mi auguro che prima possibile possa ripagare l’investimento fatto, è arrivato il momento di dimostrare con i fatti che vale i soldi spesi per l’acquisto del cartellino. A Frosinone Henry o Brunori dall’inizio avrebbero potuto fare qualcosa di più dell’ex calciatore del Brest.
Delude anche la Sampdoria. Era partita per andare in A ma perde metri settimana dopo settimana. Serve pazienza. E come nel caso del Palermo a gennaio ci sarà da intervenire sul mercato. Anche se ci sono tante partite da giocare. Ed è meglio pensare al campionato, perché chi gioca oggi ha bisogno di godere della massima considerazione da parte di chi gestisce squadra e società.”