Frosinone, Ciano: “Sarà il mio primo campionato di Serie A, un’emozione incredibile”
Camillo Ciano, attaccante del Frosinone neopromosso in serie A, è intervenuto ai microfoni di RMC Sport, durante la trasmissione Maracanà. Di seguto le sue parole, raccolte dalla redazione di tuttomercatoweb: Come sta? Sto ancora realizzando l’impresa del Frosinone. È un’emozione incredibile, specialmente per me che cercavo la promozione da tanti anni. Non so spiegare queste emozioni. Per […]
Camillo Ciano, attaccante del Frosinone neopromosso in serie A, è intervenuto ai microfoni di RMC Sport, durante la trasmissione Maracanà. Di seguto le sue parole, raccolte dalla redazione di tuttomercatoweb: Come sta? Sto ancora realizzando l’impresa del Frosinone. È un’emozione incredibile, specialmente per me che cercavo la promozione da tanti anni. Non so spiegare queste emozioni. Per me sarà il mio primo campionato di Serie A. Ha segnato il gol del raddoppio contro il Palermo. Dopo quel gol qual è stato il primo pensiero?Correvo senza pensare, per la gioia e per questa grande emozione. Resta al Frosinone? State tranquilli, non c’è possibilità che io possa andare via. O almeno credo. Non c’è nulla, resto al Frosinone tranquilli. In futuro un’esperienza al nord Italia o all’estero? Non lo so, vedremo: c’è ancora tempo. Godiamoci il campionato il prossimo anno e poi vedremo. Il Frosinone ha dato ampio spazio ai giovani: il movimento calcistico deve ripartire dai ragazzi. L’Italia ha pagato l’assenza di giovani in campo: non si è dato spazio ai ragazzi, anzi, si ritiene un giocatore giovane a 27 anni quando invece è nell’età più matura. Negli altri campionati invece danno spazio ai diciassettenni e diciottenni, poi è normale che la Spagna vince sempre con la nazionale. Che parole ha utilizzato mister Longo dopo la gara contro il Foggia? Il mister ci ha detto semplicemente che avevamo perso una grandissima occasione per andare in A, ma che non era finita perché avevamo un’altra possibilità con i playoff. Ha lavorato sulla testa dei giocatori e ci è riuscito. Siamo contenti perché era un obiettivo che volevamo a tutti i costi. Cosa avete pensato in quei minuti prima del fischio finale? Un’emozione indescrivibile. Correvo senza capire nulla, correvo come un bimbo quando arriva al parco giochi. Per andare nello spogliatoio ci ho messo mezzora, ero circondato dai tifosi che come sempre non ci hanno mai fatto mancare il loro calore. Quanto vi ha aiutato giocare in uno stadio con le tribune vicine? Il pubblico è fondamentale per una squadra di calcio, soprattutto per noi e per come erano andate le cose. Se sei in un’altra piazza ci sarebbe stata una contestazione: loro sono stati eccezionali, ci hanno accompagnato verso la Serie A dal primo giorno di ritiro fino alla finale dei playoff. Ci hanno trasmesso quella carica per fare qualcosa in più. Obiettivi per il prossimo anno? Il presidente ancora non ha detto nulla sugli obiettivi. Sicuramente e conoscendolo verrà quanto prima per dirci le intenzioni della società. Il giocatore del Mondiale che ti piace di più? Messi, Ronaldo e Neymar sicuramente danno più nell’occhio.