Frosinone, Gatti: “Voglio impormi, mi ispiro a Chiellini”
FROSINONE GATTI CHIELLINI – Federico Gatti, giovane difensore del Frosinone, che ha scalato e continua a scalare tutte le gerarchie possibili, si è raccontato alla Gazzetta dello Sport. “Ho provato la vera fatica, quella di svegliarsi all’alba e lavorare in cantiere. Sono stati periodi duri ma formativi. Lavoravo e giocavo per arrotondare. In particolar modo […]
FROSINONE GATTI CHIELLINI – Federico Gatti, giovane difensore del Frosinone, che ha scalato e continua a scalare tutte le gerarchie possibili, si è raccontato alla Gazzetta dello Sport.
“Ho provato la vera fatica, quella di svegliarsi all’alba e lavorare in cantiere. Sono stati periodi duri ma formativi. Lavoravo e giocavo per arrotondare. In particolar modo quando mio padre ha perso il lavoro. La famiglia è tutto, i miei tatuaggi sono tutti per loro. Sono figlio unico, per questo vorrei avere tanti bambini. La mia ragazza c’era già quando non avevo nulla. Voglio impormi, come ho fatto fin qui in tutte le categorie. Ma non ho voglia di parlare di Serie A. Devo stare sempre sul pezzo. Prima giocavo a centrocampo poi, a Pavarolo, l’allenatore, rimasto privo di tutti i giocatori a causa di problemi economici della società, mi schierò in difesa perché ero il più alto. Mi ha cambiato la vita. La cattiveria agonistica in campo è figlia della rabbia che ho dentro, del carattere di mio padre e di tutte le porte chiuse che ho trovato, in particolar modo ad Alessandria e Torino. Salendo di categoria non ho mai perso rendimento ma, tenerlo così alto in B, ha sorpreso anche me. Il direttore mi paragona a Chiellini e Bonucci? Esagerato. Però mi ispiro a Chiellini. Il mio procuratore mi dice di dare sempre il massimo in campo. Alle cose fuori ci pensano loro. Se dicono che valgo 10 milioni di euro, hanno tanta fiducia in me. Anche Grosso è partito dal basso. Parliamo tanto, i suoi racconti mi aiutano. Ogni domenica interpreto le partite come se fossero delle finali. Marcherò Lucca come ho fatto con gli altri.”