Frosinone, Nesta: “Incontriamo una squadra forte, serviranno aggressività e determinazione”
La conferenza stampa di mister Nesta si svolge qualche minuto prima dell’allenamento pomeridiano al Centro Sportivo di Ferentino. Mister Nesta, che settimana è stata? Quali sono gli indisponibili per Brescia? E che squadra affronterà il suo Frosinone sabato? “Tra gli indisponibili abbiamo Capuano mentre Szyminski si è allenato parzialmente e lamenta qualche problema alla schiena. […]
La conferenza stampa di mister Nesta si svolge qualche minuto prima dell’allenamento pomeridiano al Centro Sportivo di Ferentino.
Mister Nesta, che settimana è stata? Quali sono gli indisponibili per Brescia? E che squadra affronterà il suo Frosinone sabato?
“Tra gli indisponibili abbiamo Capuano mentre Szyminski si è allenato parzialmente e lamenta qualche problema alla schiena. Per il resto c’è qualche acciacco che credo sia recuperabile. La settimana è trascorsa cercando di limare qualche situazione in campo, dobbiamo riprendere il cammino che si è interrotto. Quanto alla partita di Brescia sarà difficile, contro una squadra forte. Sappiamo benissimo chi andremo ad incontrare”.
Che tipo di prestazione servirà per fare risultato a Brescia?
“Servirà una partita migliore rispetto alle ultime due sotto il profilo dell’aggressività e della determinazione. Dobbiamo crescere in quelle cose in cui siamo mancati nelle ultime due gare”.
In due incontri il Frosinone ha preso 4 gol nonostante le parate di Bardi. Come spiega questo cambiamento negativo di un reparto difensivo che fino alla gara con la Cremonese era quasi un bunker?
“Dipende dall’atteggiamento generale di tutta la squadra. A volte riusciamo ad essere più aggressivi in avanti e l’intero impianto ne beneficia. Quando si prende gol il problema è di tutti, allo stesso tempo quando non si creano tante occasioni vuol dire che la costruzione del gioco non è ottimale. E per questo è un problema che riguarda, appunto, tutta la formazione”.
La sconfitta contro il Cosenza ha lasciato delle scorie nella testa dei giocatori. Ora bisogna resettare e cercare di ripartire. Che lavoro dal punto di vista mentale ha svolto sui suoi giocatori?
“Con la chiarezza, come sempre. Bisogna essere chiari, dicendo quello che uno pensa. Abbiamo trovato un’avversaria che andava forte e noi dobbiamo capire che è necessario sempre stare al massimo dell’atteggiamento e dell’agonismo. Sennò ci complichiamo le cose”.
I problemi della passata stagione si palesano anche quest’anno: mancanza di continuità e pochi gol degli attaccanti. Secondo lei a cosa è dovuto e come bisogna migliorare?
“La continuità è un problema che abbiamo avuto noi ma anche altre squadre, tranne il Benevento relativamente alla passata stagione. Lo stesso Spezia era partito malissimo, poi si è ripreso e alla fine è andato in A. Noi siamo partiti male, poi ci siamo ripresi e dopo il lockdown siamo crollati. Questo è un gruppo che ha una identità precisa, qualcuno è partito ed altri sono arrivati ma non abbiamo stravolto nulla. Quindi tante situazioni sono come quelle dello scorso anno. Dobbiamo conoscere i nostri limiti ma anche i grandi pregi che abbiamo, essere consapevoli di quelli che siamo e non mollare mai sulle nostre caratteristiche migliori”.
Maiello ha dichiarato che il 3-5-2 non aiuta gli attaccanti perché la squadra ha il baricentro troppo basso. Quali soluzioni pensa di adottare per risolvere questo problema?
“Noi lavoriamo già dallo scorso anno su due moduli: giochiamo con due mediani, un trequartista e due punte oppure con i tre centrocampisti. A volte con il trequartista riusciamo ad imporci di più in avanti ma poi le caratteristiche dei giocatori ti permettono di fare una cosa o no. In questo momento l’assetto con due mediani è proponibile se c’è Kastanos che dà equilibrio grazie anche alla sua fisicità. Quando non c’è lui al momento non abbiamo una soluzione per riproporre quell’assetto anche se Carraro sta crescendo. Quando ci saremo tutti, compreso Gori, ci sarà la possibilità di sviluppare un certo discorso. Abbiamo comunque sempre due moduli ben precisi nella nostra idea di gioco e i giocatori cerchiamo di metterli tutti nelle migliori condizioni per stare in campo al meglio”.
Mister, dopo otto giornate che idea si è fatto del campionato?
“Il campionato è quello che pensavo. Difficile. E qualche squadra sta ancora cercando una identità precisa. Rispetto allo scorso anno sono arrivate squadre che hanno investito tanto, molto forti. La qualità si alzata”.
Brescia, poi Chievo e Lecce. Il campionato è lunghissimo ma questo mini ciclo di gare può già essere decisivo per le ambizioni del Frosinone?
“Si vive di cicli durante la stagione. Siamo partiti male, poi c’è stato un mini-ciclo nel quale abbiamo fatto molto bene e poi questa pausa nelle ultime due gare. Bisogna ridurre al massimo i momenti negativi che ci saranno sempre. E allungare i momenti positivi, sono quelli che poi ti permettono di avere una classifica importante”:
Quanto stanno pesando questi infortuni in serie?
“Abbiamo qualche problemino ma alla fine li hanno tutti, considerando anche quelli che hanno giocatori alle prese con il Covid e quindi sono fermi per un periodo indefinito. Questa stagione è particolare, tutti hanno gli stessi problemi e allora bisogna essere bravi a saperli gestire. Per primo a non prendere il Covid, quindi a stare attenti al modello di vita quotidiana. E poi bisogna pensare che ancora oggi non abbiamo una rosa livellata in termini di condizione fisica. Ecco perché ci sono continui saliscendi”.
Che cosa le ha suscitato la prematura scomparsa di Maradona? Ha un ricordo o un aneddoto che ha magari vissuto?
“Dispiace. Nel nostro mondo muore gente ogni giorno ma è chiaro che la scomparsa di un personaggio di questo livello fa molto clamore. E’ stato un riferimento per tutti, un giocatore fuori dal comune. Io ho fatto il raccattapalle (ai tempi della Lazio, ndr) e lui fece 4 gol all’Olimpico, uno su calcio d’angolo, in porta credo ci fosse Nando Orsi. Beh, ogni parola su di lui come calciatore credo sia superflua”.
Fonte: frosinonecalcio.com