Serie B, due squadre pensano alla fusione per iscriversi al prossimo campionato
FUSIONE PORDENONE TREVISO SERIE B – Da diversi giorni gira voce di una possibile fusione per Pordenone e Treviso, visto che la squadra attualmente prima in Serie C Girone B non potrà giocare le gare casalinghe al Bottecchia per problemi infrastrutturali. Un bel grattacapo per la compagine del presidente Lovisa in caso di Serie B. Gli […]
FUSIONE PORDENONE TREVISO SERIE B – Da diversi giorni gira voce di una possibile fusione per Pordenone e Treviso, visto che la squadra attualmente prima in Serie C Girone B non potrà giocare le gare casalinghe al Bottecchia per problemi infrastrutturali. Un bel grattacapo per la compagine del presidente Lovisa in caso di Serie B.
Gli imprenditori locali difficilmente investiranno per donare uno stadio all’avanguardia alla città, dunque, come si legge anche su CalcioeFinanza, è spuntata l’ipotesi Treviso, con due strade: una è quella che il Pordenone giochi solo le partite in Serie B al Tenni (che va comunque ristrutturato, con le prime gare che andrebbero giocate così ugualmente a Udine) oppure che venga trasferita tutta la società, che diventerebbe quindi una sorta di “Nuovo Treviso”, con l’attuale squadra veneta che oggi gioca in Eccellenza. Una operazione in stile Vicenza-Bassano o anche Spal-Giacomense, per restare in tema di spostamenti di squadre in città “storiche” per il calcio.
Il sindaco di Treviso si è detto favorevole ed ha anche annunciato che per l’anno prossimo un consorzio di 40 aziende è pronto ad investire per riportare il grande calcio in città. Sembra quindi sicuro che nella prossima stagione una nuova società approderà a Treviso, modalità e categoria tutto da stabilire.
L’amministrazione comunale sta provando ad evitare tutto questo e vorrebbe vedere il Pordenone giocare in città. A tal proposito il numero uno del club è intervenuto con una grande lettera sulla questione:
“Lo affermo con forza: io, i miei soci e tutto il mio staff siamo al lavoro per la serie B, sul campo non ancora conquistata, del Pordenone Calcio e di Pordenone; per dare un futuro sempre migliore al nostro territorio e ai nostri tifosi. Mi sono sempre impegnato per il loro bene e non voglio assolutamente tradire la fiducia di chi ci è sempre stato vicino. Personalmente, dopo 12 anni di sacrifici, investimenti, serietà e infinita passione non è mia intenzione “svestire” una maglia che ho orgogliosamente indossato anche in campo”.
“Trasferirsi altrove temporaneamente è inevitabile, ma per costruire il futuro, in una categoria mai vissuta prima – e ricordo, ancora da conquistare, ci vuole la partecipazione di tutti. Per questo il territorio, lo ribadisco, si deve svegliare: non parlo chiaramente di chi c’è sempre stato, chi ci ha sostenuto nei giorni migliori (numerosi) e nei giorni meno felici (fortunatamente pochi)”.
“Le porte della nostra società sono aperte per nuovi ingressi, di tutti coloro che vogliano, finalmente partecipare attivamente al futuro del Pordenone, e della Pordenone calcistica: il progetto di crowdfunding, con obiettivo la categoria superiore, è stato creato per questo. Eppure proprio nell’ultimo periodo, oltretutto con la squadra a un passo dal sogno, le adesioni sono ferme. L’imprenditoria e le istituzioni devono dimostrare con i fatti, e ognuno per il proprio ruolo, di volere realmente la serie B, la serie B di Pordenone. È il tempo dell’agire. Convintamente. Pienamente”.