Cittadella, Gabrielli: “Portiamo avanti il progetto del nuovo stadio. Non abbiamo l’ossessione di andare in Serie A”
GABRIELLI CITTADELLA – Andrea Gabrielli, presidente del Cittadella, è intervenuto durante la trasmissione “Rigorosamente Cittadella” in onda su Telechiara. Ecco quanto riportato da “Trivenetogoal.it”: “Il progetto dello stadio lo portiamo avanti. Stiamo analizzando il costo complessivo dell’opera, oggetto poi del project financing che servirà per realizzare il tutto. Proporremo all’amministrazione il progetto; ci faremo carico […]
GABRIELLI CITTADELLA – Andrea Gabrielli, presidente del Cittadella, è intervenuto durante la trasmissione “Rigorosamente Cittadella” in onda su Telechiara. Ecco quanto riportato da “Trivenetogoal.it”: “Il progetto dello stadio lo portiamo avanti. Stiamo analizzando il costo complessivo dell’opera, oggetto poi del project financing che servirà per realizzare il tutto. Proporremo all’amministrazione il progetto; ci faremo carico di tutto l’investimento e nessun cittadellese pagherà un euro per gli interventi che andremo a fare nello stadio. L’onere sarà tutto di chi propone il progetto. L’amministrazione avrà poi il compito di decidere se il progetto andrà bene e una volta che avremo l’ok partiranno i lavori. Ci sarà poi un bando e ovviamente tutte le formalità da rispettare; la burocrazia in questo caso non sarà di poco conto perché si tratta, di fatto, di realizzare un’opera pubblica. Pensiamo ad uno stadio in linea con gli orientamenti generali che anche gli organi sportivi stanno dando. Chiusura dei quattro lati, eliminazione della pista di atletica ai lati del rettangolo verde e una capienza non particolarmente esagerata. Al momento il Tombolato contiene poco più di 7000 posti; con il primo stralcio lo porteremmo a poco più di 10mila, sufficienti per giocare un anno in deroga in serie A. Con la possibilità poi di arrivare, con un ulteriore intervento, sopra quota 16mila posti che rappresenta ora il numero minimo di spettatori che uno stadio deve avere per essere regolamentare per la serie A; non servono comunque, a mio parere, stadi enormi. Dovessimo arrivare in serie A, a parte 4-5 partite contro le grandi ad esempio Juventus, Inter, Milan, Roma e Lazio capaci di riempire lo stadio, per il resto la vedo difficile che arrivino più di chissà quanti spettatori”.
“Teniamo ben presente che prima di tutto, bisogna arrivarci in serie A. Il Cittadella non parte con budget da promozione né ha questa filosofia alla base del suo operato. La serie B, per il Cittadella, è un grande campionato; non dimentichiamoci mai chi siamo e da dove siamo partiti. Se poi, come dimostrato in questi anni, in campo avremo la capacità anche in questa stagione di andare ai playoff e tentare nuovamente la scalata alla massima serie ovviamente ci proveremo. Ma non è un’ossessione però è chiaro che ci piacerebbe. Chi dice che il Cittadella non vuole andare in serie A si sbaglia di grosso. Il Cittadella non ha l’ossessione di andare in serie A, né vuole tradire la filosofia dei piccoli passi e del mantenimento dei conti in ordine che di questi tempi è importante. Se, con il nostro modo di operare, raggiungeremo risultati importanti sarà bellissimo. Ma non ci snatureremo, vogliamo rimanere noi stessi”.