Palermo, Galassi: “Si può vincere e si può perdere, ma è importante come vinci e perdi”
Il membro del board director del City Group sui mancati playoff
Il Palermo è il grande escluso dai playoff 2022-23. La squadra di Eugenio Corini, virtualmente ai playoff con due punti di vantaggio prima della 38esima giornata, ha vissuto un vero e proprio incubo calcistico nei 90 minuti contro il Brescia. I rosanero avevano chiuso il primo tempo sopra di due gol, salvo poi farsi rimontare dalla Leonessa con la beffa arrivata nel finale con il gol al 94esimo della Reggina che ha permesso agli Amaranto di staccare il pass per la post-season.
La mancata qualificazione ha scaturito una grossa protesta da parte dei tifosi sui social, sempre più convinti che la soluzione migliore sia l’esonero del tecnico, ma in difesa dell’allenatore è venuto il membro del City Group Alberto Galassi, il quale ai microfoni di Radio 24 ha giustificato la scelta della conferma di Corini alla guida delle Aquile siciliane.
Qui le sue parole, estratte dal portale Mediagol: “Non è tutto quello che si gioca nei novanta minuti, è molto quello che c’è dietro i novanta minuti. Noi abbiamo una filosofia molto semplice. Tu non puoi pensare di invertire il corso di una gestione aziendale, di modificare i vertici, se li cambi ogni sei mesi, ogni anno o due. Devi lasciare loro il tempo di lasciare un’impronta, di programmare un lavoro. Noi siamo orgogliosissimi di avere il Palermo Calcio in Italia, perché secondo noi ha un potenziale enorme il Palermo come gruppo City. Noi abbiamo scelto Corini allenatore e Corini sarà l’allenatore del City Group a Palermo. Noi non siamo finiti ai playoff per aver giocato molto male un tempo dell’ultima partita, ma non era nei nostri piani andarci ai playoff. Il nostro piano era quello di consolidarci e rimanere in Serie B, cosa che abbiamo fatto. Per quanto riguarda il City, quattro allenatori in quindici anni permettono una programmazione di lavoro ed una serenità di lavoro. Le decisioni non si prendono con lo stomaco, si può vincere o si può perdere, ma è importante come vinci e come perdi. Noi teniamo dritta la barra di questa nave anche quando succedono momenti di tempesta. Ne abbiamo perse tante, mica abbiamo vinto tutto. Ma non puoi cambiare seguendo l’istinto, una piazza o seguendo una ragione che non abbia un elemento oggettivo di misurazione. C’è un percorso, si dà fiducia a chi segue questo percorso e si va avanti.”