Verso Palermo-Sampdoria, il doppio ex Gasbarroni: “Ambiente caldo, i tifosi sono vicini”
Così il doppio ex
In vista del quarto di finale play-off tra Palermo e Sampdoria, ha parlato a Il Secolo XIX il doppio ex della gara, Andrea Gasbarroni.
Ecco quanto emerso, ripreso da mediagol.it:
“Alla Samp e al Palermo non sono stato bene, di più. Ho vinto il campionato con tutte e due, con la Sampdoria siamo andati in coppa, abbiamo pure sfiorato la Champions. Io sono stato da dio, la gente poi mi voleva bene, mi vuole bene ancora adesso“.
“Nella Sampdoria ho passato più tempo, ho ottenuto risultati migliori, il quinto posto. Bei ricordi. Rossini ricorda un po’ De Luca? Un po’ sì sono giocatori importanti. Certo, il terminale offensivo vive per fare gol, ma anche quando non ne fa è utile. Sia per la squadra, sia per gli altri attaccanti. Flachi adorava giocare in coppia con Rossini, quello faceva il gioco sporco, e lui segnava. A parte che Francesco segnava comunque. Ma è un esempio per spiegare le dinamiche”.
“Novellino, che da allenatore fu alla Sampdoria e al Palermo, non sempre era contento? Si, magari mi cacciava dall’allenamento, ma mi coccolava anche. Ci lasciava libertà. Era attento ad alcune cose, ma gli attaccanti erano liberi di osare. Provavamo a saltare l’uomo, sempre e comunque. Oggi si tenta meno, sempre meno. Ci divertivamo un sacco. Palermo-Samp? L’ambiente è caldo, al Barbera i tifosi sono vicini. Non come a Marassi, ma sono vicini. Ma è per quelle partite che un calciatore vive, io dico loro di godersela perché quelle sono le emozioni che ti rimangono dentro per sempre. Per dire, io godevo quando giocavo a Verona contro l’Hellas, non contro il Chievo, che magari poi ci perdevo pure. Dove la guarderà? A casa, qui a Torino, dove abito”