Brescia, Gastaldello: “Genoa costruito per tornare subito in Serie A, servirà una gara da combattimento”
Il trainer delle Rondinelle ci crede
Daniele Gastaldello, tecnico del Brescia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Genoa, in programma domani al “Rigamonti” alle ore 14:00. Queste – riportate da Bresciaingol.com – le sue dichiarazioni:
Come mai la decisione di andare in ritiro anticipato?
“Stiamo cercando di curare il minimo dettaglio per cercare di fare punti e di fare meglio rispetto a quanto stiamo facendo. Quanto fatto finora ancora non basta. I ragazzi hanno accettato volentieri di andare in ritiro anticipato, a un paio di mesi dalla fine del campionato bisogna fare qualche sacrificio in più per raggiungere l’obiettivo”
Che gara vi aspetta con il Genoa e cosa vi manca ancora per tornare alla vittoria?
“Loro sono una squadra costruita per tornare subito in serie A, con giocatori di categoria superiore. Noi siamo pronti a ribattere colpo su colpo per dire la nostra. Per tornare a vincere ci mancano lucidità e freddezza negli ultimi metri per giocare la giocata giusta. Vedo nei ragazzi la voglia, anche troppa, di fare gol con la soluzione personale. Voler sfondare la porta non è una cosa negativa, ma a volte non ci accorgiamo che vicino ci sono compagni messi meglio per far gol. Ne ho parlato con loro, abbiamo analizzato che andiamo dentro l’area, ma non riusciamo ad essere più concreti. Ci manca anche un po’ di fortuna. A Venezia c’è stato un tiro di Ayè, passato in mezzo a un po’ di gambe senza che nessuno sia riuscito a metterlo dentro. Serve anche un episodio a nostro favore”.
Che squadra è il Genoa?
“Forte, cerca sempre di giocare a calcio, davanti danno pochi punti di riferimento. Dovremo fare una gara fisica, da combattimento, nella quale avere più intensità di loro per 95-100 minuti, quelli che ci aspettano in partita”.
Ci sono dubbi in tema di formazione? Bjorkengren può garantire una partita più di lotta rispetto a Ndoj?
“Una partita di lotta devono farla tutti, a prescindere da chi gioca. Chi scende in campo deve dare il 120%. Dubbi ne ho e ne avrò fino alla fine. Quando metto dentro dei giocatori e fanno bene, i dubbi arrivano. E’ positivo, non per me che faccio… fatica a dormire (ride, ndr). Sono ancora indisponibili Cistana e Olzer. Andrea ha un problema minore di quello che si pensava, ma salterà anche questa partita ed essendoci poi la sosta spero che possa essere disponibile per Ascoli”.
Cosa le sta piacendo di più della sua squadra?
“Saper reagire anche quando andiamo sotto nel punteggio. Con Cagliari e Venezia dopo aver trovato il pareggio abbiamo avuto anche chances per andare in vantaggio. Sono segnali positivi, ma se non siamo tornati alla vittoria vuol dire che ancora non basta. Sul piano fisico vedo una squadra che in settimana lavora molto e anche questo è positivo, ora non bisogna perdere spirito e voglia che abbiamo avuto finora”.
Da ex sampdoriano senti in modo particolare il match con il Genoa?
“Di ricordi nei derby ne ho tanti. Alla Samp ho passato momenti meravigliosi, ho fatto tante battaglie contro il Genoa, ma ora voglio solo aiutare i miei ragazzi a tornare alla vittoria e a salvarsi. Quando sono arrivato sapevo che potevamo interrompere il flusso delle sconfitte, adesso so che possono darmi anche di più. Con lo staff stiamo cercando di aiutarli il più possibile a migliorarsi. Ci sono giocatori giovani che possono dare ancora tanto. Nessuno deve sedersi o sentirsi arrivato solo perché ha fatto una partita buona. Una squadra vincente viene dal miglioramento di tutti i giorni. Sono stato giocatore e so cosa bisogna fare per continuare a migliorarsi”.
Proprio all’andata contro il Genoa eravate passati al 4-4-2, pensa che possa tornare utile anche adesso?
“Allora ci serviva quel modulo per esigenza momentanea. Adesso voglio andare avanti con il modulo che stiamo utilizzando (4-3-2-1 o 4-3-3, ndr) per non far perdere certezze alla squadra”.
Tornando al dualismo Bjorkengren-Ndoj, lo svedese sta giocando di più perché meno altalenante?
“Non sono d’accordo con chi dice che John sta facendo prestazioni scadenti. Sul piano fisico sta aiutando molto la squadra. Rispetto a Ndoj ha caratteristiche diverse, ma se lo metto è perché merita di giocare. Come faccio in tutti gli altri ruoli dove ci sono tanti fattori che incidono nelle scelte”.
Pochissimi gol su palle inattive segnati finora dal Brescia, quello segnato a Venezia può cambiare il trend?
“E’ una cosa che ho detto ieri alla squadra: ho detto che sabato abbiamo segnato con Van de Looi su angolo e ne abbiamo sfiorato un altro con Adorni su palla inattiva. Credo molto in questo e sto lavorando tanto, con allenamenti specifici. In questo momento del campionato i gol su palle inattive possono essere determinanti per ottenere vittorie chiave”.