Brescia, parla Gastaldello: “Non mi preoccupa rischiare la panchina. Con Cellino dialogo costruttivo”
Match importantissimo al Tombolato
Per il Brescia è imperativo risollevarsi dalle sue sconfitte di fila, per tornare in carreggiata in campionato, e la sfida di domani al Tombolato contro il Cittadella può essere l’occasione giusta. L’allenatore delle Rondinelle Daniele Gastaldello ha parlato in conferenza stampa all’indomani del match contro i granata, che può rivelarsi fondamentale anche per la sua permanenza sulla panchina del club.
Questo quanto è emerso, riportato da bresciaingol.com:
“Fisicamente sarà una settimana molto dispendiosa, ma c’è la possibilità di prendere punti e quindi è un bene giocare ogni tre punti”.
“Il risultato, solo quello. Ribadisco che col Bari non meritavamo di perdere, anche se c’è chi scrive il contrario. La disamina fatta col mio staff mi dice che è così, considerando anche gli infortuni e i cambiamenti dell’ultimo istante. Sull’ 1-1 dovevamo fare gol noi, non loro. Solo chi non fa nulla non fa errori, mi prendo le mie responsabilità. Col Modena abbiamo perso al 91’ su calcio d’angolo. Loro potevano segnare su rigore, ma abbiamo avuto l’occasione con Bisoli. Col Bari abbiamo fatto una grande partita, l’errore è stato non chiuderla. La B ti dice che in una settimana puoi perdere due volte, ma ti dice anche che il Lecco ne vince due fuori casa. La voglia ti porta a fare risultati anche insperati”.
“Rientra Cistana, si è allenato e sta bene. Ho la possibilità di scegliere con che modulo giocare”.
Su Cistana dal 1′: “Vediamo, lo valutiamo. Teniamo aperte tutte le porte e vedremo quale soluzione adottare e quale è la più giusta. Da zero a cento sta… sessanta. Il ginocchio non gli fa più male, ma sono tre settimane che non si allena e ha perso un po’ di condizione”.
Sul Cittadella: “E’ una squadra di cui bisogna avere molto rispetto. E’ una piccola piazza, che negli ultimi anni ha ottenuto grandi risultati perchè ha nel Dna la voglia di combattere e mettere pressione all’avversario. Là fai fatica a giocare perchè sono aggressivi, dobbiamo pareggiare l’intensità e vincere i duelli. Non possiamo pensare che siano stanchi dalla Coppa Italia. Quello che fanno lo fanno forte e molto bene. Bisogna stare attenti. Davanti hanno giocatori grandi e grossi, l’anno scorso con Antenucci avevano più di qualità ora puntano sulla fisicità. Hanno mezzali che si buttano negli spazi, trequarti bravi a raccattare le seconde palle. Dovremo stare attenti a quello: non sono solo gli attaccanti e i centrocampisti che devono accorciare la squadra, ma anche i nostri difensori devono respingere le palle che possono”.
Sulla sfida con il Bari: “Sì. Non ci hanno messo in difficoltà sul piano fisico. Non abbiamo avuto la reazione veemente che c’era stata con Ascoli e Feralpisalò, ma nell’ultimo quarto d’ora si è giocato poco. Dobbiamo imparare in fatto di esperienza”.
Sull’incontro con Cellino: “Il dialogo è stato costruttivo come sempre. Il futuro di un allenatore è determinato dai risultati, ma io entro presto ed esco tardi da Torbole Casaglia e quando vado a casa mi chiedo se ho fatto il massimo. Non mi preoccupa rischiare la panchina, ma solo trasmettere qualcosa di importante ai ragazzi. Mi sveglio la notte per studiare cose sempre nuove da insegnare alla squadra. Il futuro è una conseguenza e non lo puoi prevedere. Anche se avessimo vinto le ultime due partite, mi comporterei allo stesso modo. Sono felice e orgoglioso di allenare questa squadra. Amo stare qui, con questi ragazzi. Non posso dire loro nulla per come si allenano e poco per quanto fanno in partita. Accetto anche l’errore del giocatore, che fa parte del percorso di crescita. Sbaglio anche io. I miei tormenti si basano sul fatto che voglio veder crescere questa squadra. Mi piacerebbe vincere 2-3 partite di seguito come a tutti, ma mi piace vedere un giocatore che cresce: Bianchi, ad esempio, anche a detta vostra è una giocatore trasformato. Idem Papetti. Lo faccio con tutti, anche con Bisoli, che ha detto che anche a 30 anni lavora tutti i giorni per migliori. E’ una cosa importante se lo dice uno che potrebbe dire che sta bene così, avendo un contratto lungo ed essendo amato da tutti. Voglio far capire questo a tutti i ragazzi. Qui gente che può arrivare ad alti livelli, ma prima deve dare tanto al Brescia. Non è facile trasformare in un secondo la mentalità”.
“Ho già un’idea di chi gioca, ma non ve lo dico. Stanno bene fisicamente, vorrei che segnassero di più, che si sbloccassero di più, credo nelle loro potenzialità. Faccio fatica a lasciar fuori dei giocatori, dovrebbero giocare tutti e quattro insieme come ho fatto con la Feralpisalò, ma non è sempre possibile”.
Su Fares: “Meglio, lo stiamo recuperando, mi piace come lavora durante la settimana. A lunga scadenza diventerà determinante”.
Su Besaggio:“Può diventare un nuovo Bianchi. Ha grande qualità, ma deve tirar fuori qualcosa di più a livello caratteriale. A volte ci vuole un anno per cambiare un giocatore. Finora ha giocato poco, vogliamo che durante l’allenamento ci stia dentro di più, non cinque minuti e poi basta. Se lo diventa ha grandi qualità”.
Sul ballottaggio Dickmann-Jallow: “Entrambi danno ampie garanzie, sia a 3 che a 4. Lorenzo ha più esperienza, ma Alex si fa sempre trovare pronto. Vedrete domani chi schiererò”.