Bari, il rammarico di Gautieri: “Avrei accettato al volo una chiamata. Sono molto legato alla piazza”
Il pensiero dell'ex tecnico biancorosso
Un’esperienza breve ma intensa.
È la storia che lega Carmine Gautieri a Bari e, soprattuto, al Bari. L’ex calciatore della Roma, nel lontano 2013, ha infatti condiviso un breve interregno da tecnico nei pressi del “San Nicola”, dovendo poi rinunciare all’incarico per motivi familiari ancor prima di iniziare il campionato. Uno stop forzato proprio mentre la sua carriera da allenatore stava per spiccare il volo. L’ex tecnico biancorosso, intervenuto ai microfoni di news.superscommesse.it, è tornato su quella breve esperienza approfondendo, inoltre, il difficile momento vissuto attualmente dalla squadra pugliese. Ecco le sue parole, riprese da TuttoMercatoWeb.com:
“Non essere ancora riuscito ad allenare il Bari è il più grande rammarico della mia carriera di allenatore. É un grosso rimpianto e ancora oggi non me lo perdono. Mi fa soffrire il fatto di essere ricordato dalla gente di Bari come colui che si è dimesso prima dell’inizio del campionato e non per quanto ho dato da giocatore. Eppure dimettendomi ho rinunciato a un contratto importante anche sul piano economico. Purtroppo da quell’anno non sono più stato contattato. Quest’anno avrei accettato al volo la chiamata del Bari per cercare di salvarlo perché sono ancora molto legato alla piazza. Pago quella scelta sbagliata, ma la speranza di tornare in qualsiasi veste c’è ancora”.
Sull’esonero di Iachini. “Purtroppo noi allenatori dipendiamo dai risultati e quando non arrivano il primo a pagare è sempre chi sta in panchina. Non voglio credere alla voce secondo la quale sarebbero stati i giocatori a chiedere l’allontanamento di Iachini. Non sarebbe stato corretto nei confronti dell’uomo e del professionista, prima ancora che di un tecnico che per la categoria è una certezza. Purtroppo adesso il Bari rischia davvero grosso, ma spero e penso che possa salvarsi. Non immagino neppure una piazza così di nuovo in Serie C”.