Cosenza, Gerbo: “Giocare con tifosi così ci rende orgogliosi. Quello di quest’anno è un ottimo gruppo”
GERBO COSENZA – Dopo il pareggio contro il Parma, Alberto Gerbo ha parlato alla trasmissione “Tuttigol” di LaC. Queste le sue parole secondo quanto riporta cosenzachannel.it: “Avevo fatto uno scatto perché volevo assolutamente arrivare in porta. L’ho stoppata di sinistro e l’ho fatto in maniera perfetta. Avevo Danilo davanti e mi son detto che avrei […]
GERBO COSENZA – Dopo il pareggio contro il Parma, Alberto Gerbo ha parlato alla trasmissione “Tuttigol” di LaC. Queste le sue parole secondo quanto riporta cosenzachannel.it: “Avevo fatto uno scatto perché volevo assolutamente arrivare in porta. L’ho stoppata di sinistro e l’ho fatto in maniera perfetta. Avevo Danilo davanti e mi son detto che avrei dovuto sterzare e tirare. Così è stato. Secondo me ho fatto la cosa giusta. Avrei dovuto tenere il corpo sulla palla per evitare che si alzasse. Ma rivedendolo penso di non aver sbagliato scelta. Quello di quest’anno è un ottimo gruppo. Forse l’anno scorso, oltre a qualche gol nelle partite importanti, siamo mancati sotto questo punto di vista. Poi anche i i risultati stanno anche andando abbastanza bene e ci stanno dando una mano. Il pubblico di ieri a Parma? Giocare con tifosi così ci rende orgogliosi. Dal punto di vista personale forse sono abituato avendo giocando 5 anni a Foggia. Il pubblico ci deve caricare ancora di più. Fa effetto? Sì ma se avessi fatto gol ne avrebbe fatto ancora di più. Io nella mia carriera sono sempre stato considerato un giocatore duttile. Poi da quando ho conosciuto allenatori come De Zerbi e Stroppa mi si è aperto un mondo. Diciamo che mi piacerebbe ricoprire entrambe le posizione, sia il play che la mezzala che forse ho fatto di più in passato. Mi sto applicando a quello che chiede il mister. De Zerbi? Dai primi giorni che è arrivato a Foggia ho capito che è un tecnico che ha qualcosa in più degli altri. Ti allena su cose che gli altri allenatori non ti allenano, su dettagli. Sulla sua scia anche Stroppa però che mi ha allenato prima a Foggia e poi mi ha voluto a Crotone ed è un mio papà calcistico. Dobbiamo prendere spunto dal secondo tempo di ieri. Altre volte ho visto la squadra meno coraggioso. Invece nel secondo tempo della partita di Parma siamo stati coraggiosi e da lì dobbiamo tutti prendere spunto per le prossime gare. Perché questa squadra ha nelle corde questo tipo di partite. Zaffaroni? E’ un tipo silenzioso, pratico, che sta molto sulle sue”.