Cremonese, Giacchetta: “Siamo fiduciosi e determinati nel voler raggiungere l’obiettivo”
Il direttore sportivo della Cremonese, Simone Giacchetta, ha spiegato il valore del vivaio e della voglia di arrivare in fondo ai playoff
Il direttore sportivo della Cremonese, Simone Giacchetta, ai microfoni del sito ufficiale del club, ha parlato dei giovani talenti in casa grigiorossa e non solo anche sui playoff.
Ecco le sue parole
Il ruolo fondamentale del vivaio – “Siamo molto contenti, inutile sottolinearlo. Lo siamo per l’esordio in Serie B di Della Rovere e per il fatto che il settore giovanile sta costantemente crescendo. La prima volta di Guido allo Zini, la vittoria in campionato della formazione Primavera che giovedì si giocherà la Supercoppa di categoria. Ma anche la convocazione in Nazionale dell’Under 17 slovacco Malovec che va ad aggiungersi a quelle di Lordkipanidze con la Georgia e Prendi con l’Albania. Sono i segnali della grande attenzione che, a partire dalla proprietà, la Cremonese rivolge ai suoi giovani e al percorso che stanno affrontando in grigiorosso. Il vivaio è storicamente una risorsa imprescindibile per il nostro club e in questi ultimi anni, con il contributo di tutte le componenti e una struttura sempre più radicata nel territorio, è nuovamente il valore aggiunto sul quale poter contare nel presente e in modo ancora più deciso nel futuro“.
Il segreto – “Il nodo della questione è che club come la Cremonese, spinti da una proprietà seria e forte come la nostra, mettono in gioco investimenti e strutture organizzative e tecniche che fanno la differenza in positivo per i ragazzi. La Cremonese è un club che ha tradizione e cultura sportiva. La forza del lavoro che il settore giovanile porta avanti attraverso gli staff tecnici non è nei risultati ottenuti sul campo o nella posizione di classifica raggiunta dalle squadre nei campionati. Il vero valore è nel percorso di crescita dei ragazzi, nell’attenzione posta su ciascuno di loro perché possano migliorare attraverso il lavoro quotidiano”.
Il fattore umano –
“Qui i giovani non sono numeri, il fattore umano resta predominante. Il nostro è un ambiente ancora ricco di valori, dove fare calcio con i giovani ha un valore anche morale. Il nostro orgoglio è sentirci dire che i ragazzi formati dal settore giovanile della Cremonese sono dei ragazzi seri, con dei valori umani importanti. Va ricordato che l’uomo viene sempre prima del calciatore. Principi che ci sono trasmessi direttamente dal cavalier Arvedi. Siamo affezionatissimi ad ognuno dei nostri ragazzi e ciascuno di loro sa che avere l’opportunità di poter competere e crescere indossando la maglia grigiorossa è un privilegio. Una fortuna non indifferente e il modo concreto di sviluppare il proprio talento con serenità e tranquillità”
Sui playoff – “Per la Cremonese inizia un nuovo campionato dove non esistono favorite. Noi arriviamo all’appuntamento fiduciosi e determinati nel voler raggiungere l’obiettivo. Come hanno voluto ricordare i ragazzi della Curva alla fine della partita con il Cittadella: dobbiamo continuare nel cammino il più a lungo possibile. E alla fine vedremo quale sarà il nostro destino. Tutti insieme possiamo fare qualcosa di straordinario, perché nel calcio come nella vita nulla è scontato e nessuno ti regala niente. Quello che desideriamo fare è giocare al meglio queste partite. Poi si vedrà. Forza Cremona, forza Cremonese”.