Parma, l’ex Giorgino: “Pecchia allenatore di alto livello. Bernabé? Farà bene anche in A”
Il fantasista dei ducali continua a ricevere attestati di stima
Una stagione da ricordare, ai limiti della perfezione.
Parliamo, ovviamente, del Parma neo promosso in massima serie. I ducali, grazie al pareggio maturato al “San Nicola” contro il Bari, hanno infatti centrato l’aritmetica promozione in Serie A e dopo ben tre anni di assenza torneranno nuovamente fra le grandi del calcio italiano. Un progetto lungo, tortuoso, ma assolutamente gratificante e vincete. Investimenti a lungo termine, da Benedyczak a Bernabé, che la società ha saputo coltivare e soprattutto aspettare. Davide Giorgino, ex centrocampista dei crociati, è intervento ai microfoni di parmalive.com per parlare della grande stagione della formazione di mister Pecchia. Ecco le sue parole:
“Il segreto di questa stagione è stato quello di aver dato tempo di maturare a determinati giocatori e aver garantito a mister Pecchia continuità con gli stessi uomini. Quest’ultimo aspetto ha permesso di trasmettere ai giocatori crociati la giusta mentalità e le giuste indicazioni per quanto riguarda lo sviluppo del gioco”.
Il segreto dietro la promozione. “Il Parma ha avuto continuità di risultati, si è rivelato una squadra matura sotto tanti punti di vista. La squadra crociata ha conseguito dei risultati importantissimi, grazie a cui ha vinto il campionato. Ora sono convinto che potrà riproporsi nella categoria che le compete”.
Su Pecchia. “Pecchia è un allenatore di alto livello. In precedenza aveva già vinto il campionato cadetto con l’Hellas Verona e con la Cremonese. Non dimentichiamo che ha anche collaborato Benitez a Napoli e al Real Madrid: queste esperienze gli avranno consentito di portare a Parma un bagaglio importante sia dal punto di vista gestionale che dal punto di vista tecnico-tattico. Inoltre il tecnico crociato ha anche un passato da giocatore in grandi piazze. Tutto questo dimostra il suo valore”.
Sulle sorprese. “Ho visto una crescita esponenziale di Bonny. Il giocatore francese è un classe 2003 con ampi margini di miglioramento. Bernabé, invece, è un giocatore che mi piace moltissimo per le sue caratteristiche tecniche. Secondo me lo spagnolo potrà fare ancora meglio in Serie A, per il Parma lui è un giocatore fondamentale”.
Sugli aspetti da migliorare. “Dando un’occhiata alle statistiche, il Parma ha realizzato tanti gol ma non ne ha subiti pochi. In Serie A occorrerà subire meno reti perché la qualità del gioco e degli interpreti è completamente diversa, dunque al minimo errore si viene puniti”.
Sul futuro e sulla Serie A. “Sicuramente c’è differenza tra la Serie A e la cadetteria. Il progetto Parma parte da lontano: è stato dato modo ai giocatori crociati di maturare. Alcuni di loro, come Man e Mihaila hanno già giocato in Serie A, ma con due anni in meno di esperienza. Occorre valutare come i calciatori ducali, dopo due anni trascorsi in cadetteria, si riproporranno in Serie A. Indubbiamente ora hanno una maggiore esperienza. Si attende con grande curiosità la consacrazione e la conferma di diversi giocatori ducali. Al contempo servirà anche esperienza nei tre reparti, per dare modo ai giovani calciatori crociati di maturare in maniera serena senza troppe pressioni e aspettative. Se dovessi consigliare un nome da acquistare al Parma proveniente dalla Serie B, direi Pohjanpalo del Venezia. Lui potrebbe avere le caratteristiche e l’atteggiamento giusto per far bene anche in Serie A”.