Reggiana, il ds Goretti: “Qui ho visto un progetto a lungo termine, c’era una sfida da vincere”
Le parole del DS Goretti sull'impresa della Reggiana
Parlano i numeri, e quelli di Roberto Goretti dicono due volte Serie C e due bellissime promozioni ottenute. Dieci anni fa a Perugia e quest’anno con la Reggiana. Roberto Goretti nonostante la giovane età è uno dei migliori direttori sportivi italiani in circolazione. Il ds della Reggiana è stato intervistato da tuttomercatoweb riguardo alla recente promozione.
Ecco le parole di Goretti:
“Come tutte le vittorie sono entrambe bellissime. Con il Perugia fu un’impresa straordinaria; partimmo con il quinto budget della categoria. Tenemmo 7-8 giocatori della stagione precedente e vincemmo mettendoci alle spalle squadre importanti. Fu una grande vittoria. Quest’anno invece è stato completamente diverso: avevamo due avversari, Entella e Cesena. Partivamo con il terzo budget della categoria e una rosa già costruita nella stagione precedente. E infatti ci tengo a condividere con il mio predecessore, Tosi, questo successo. A Cosenza l’anno scorso è stata una stagione straordinaria, incredibile. La prima settimana di agosto avevamo cinque giocatori sotto contratto. Poi ho scelto Reggio Emilia perché vedevo la possibilità di creare un progetto a lungo termine. Ho accettato questa sfida sapendo di avere un’unica possibilità per migliorare la stagione precedente: fare sì che la Reggiana arrivasse prima. Non era facile inserirsi in un contesto dove c’erano calciatori che erano già dentro e in meccanismi collaudati. Ci sono voluti mesi di rodaggio con la squadra e il mister. Ritenevo Reggio una grandissima sfida. Diana a rischio? Forse al momento del mio arrivo, ma poi non è mai stato in discussione. Il nostro rapporto è stato ricco di turbolenze nella fase iniziale. Poi quando abbiamo trovato la quadra, ho apprezzato una persona con un obiettivo chiaro e le sue convinzioni. Diana e il suo staff sono stati bravi. Non fai tutti quei punti per caso. Intanto dobbiamo goderci questa vittoria. È giusto così. Quando si arriva primi bisogna godere della vittoria senza fare proclami adesso e guardare troppo più in là. Il presidente quando abbiamo iniziato questo percorso mi ha chiesto tre cose: la prima, cioè la promozione, l’abbiamo centrata; la seconda era la riduzione degli stipendi e alla fine dei conti pagando il premio promozione abbiamo raggiunto la stessa cifra dell’anno scorso; per quanto riguarda il ringiovanimento l’età media dell’undici iniziale è scesa di tre anni. Abbiamo tanti giocatori che hanno un’età avanzata ma sono stati la nostra fortuna perché pur giocando poco il loro valore ha fatto la differenza. Varela? È uno di quei ragazzi che ha avuto l’opportunità venendo da squadre meno blasonate di mettersi in mostra. E non è poco. A Reggio Emilia puoi fare calcio. Vedremo le evoluzioni. La dedica va a Reggio ed alla sua gente. Alla nostra proprietà che incarna i valori della città stessa. E al mio amico Giuliano Fiorini che vent’anni fa mi convinse a firmare dalla Serie A per riportare in serie B la Reggiana raccontandomi dell’ importanza e della tradizione di questo club”.
Legami con il cuore
“Il Perugia è la squadra del mio cuore. Tifo per il Perugia. Per quanto riguarda il Cosenza vedo un percorso importante nell’ultimo periodo e mi è piaciuto l’atteggiamento da squadra. La Serie B è sempre un campionato indecifrabile, bello. Bisoli ha fatto un’annata pazzesca, straordinaria. Dopo queste stagioni la panchina d’Argento gli va assegnata ad honorem. Per la promozione se la giocheranno Parma, Cagliari e Bari. Ho visto Parma-Cagliari, è stata una bellissima partita”.