Frosinone, Grosso: “Reggina? Conosciamo le insidie della gara, ma abbiamo le qualità per creargli problemi”
GROSSO FROSINONE REGGINA – Fabio Grosso, tecnico del Frosinone, ha parlato in vista della sfida contro la Reggina. Ecco la conferenza stampa integrale, riportata dal sito ufficiale dei giallazzurri: Mister che caratteristiche ha la Reggina e come dovrà affrontarla il Frosinone per ottenere la vittoria? “La Reggina ho ottime qualità, dispone di giocatori offensivi molto […]
GROSSO FROSINONE REGGINA – Fabio Grosso, tecnico del Frosinone, ha parlato in vista della sfida contro la Reggina. Ecco la conferenza stampa integrale, riportata dal sito ufficiale dei giallazzurri:
Mister che caratteristiche ha la Reggina e come dovrà affrontarla il Frosinone per ottenere la vittoria? “La Reggina ho ottime qualità, dispone di giocatori offensivi molto bravi e di valide alternative. E’ una squadra che ha esperienza, in tutte le partite fin qui giocate è stata ben presente sul campo. Sappiamo che tipo di partite affronteremo, dovremo essere bravi a saperla interpretare altrimenti diventerà più difficile di come è realmente”.
Nel percorso di crescita del Frosinone quale importanza ha la sfida con la Reggina, squadra ancora imbattuta ed in casa capace di conquistare 7 punti in 3 gare? “Conosciamo le insidie che andremo a trovare ma abbiamo anche le qualità per metterli in difficoltà, a condizione di essere in grado di disputare una grandissima partita. Lo so, lo dico sempre, a volte posso sembrare ripetitivo ma è la verità. Anche le partite scorse ce lo testimoniano, questo è un campionato nel quale se fai meno di quello che serve, esci dal campo sconfitto. E noi non dobbiamo pensare di essere bravi, dobbiamo sapere di avere delle qualità e quindi metterci in discussione con grande umiltà su un campo difficile. Cercando di fare una grandissima prestazione perché senza di quella non esci con un risultato positivo”:
Ritmo e intensità. Il Frosinone sta rispondendo alla grande. Due qualità che dipendono dalla testa e dalle gambe. Le chiedo: dal punto di vista fisico, la squadra riuscirà a mostrare queste caratteristiche sempre in eguale misura? “E’ un obiettivo. In queste prime partite siamo riusciti a metterle in campo, vogliamo continuare a farlo. Nel primo tempo contro il Perugia non le abbiamo mostrate, ma non perché non le abbiamo. Ci sono ragazzi giovani con ottime caratteristiche fisiche e tecniche ma nel momento in cui non riusciamo a mostrarle è perché stiamo facendo qualcosa di meno a livello di squadra, non stiamo quindi trovando le soluzioni giuste per quella partita specifica. Contro il Perugia ci siamo ‘spaccati’, delle pressioni non venivano bene, le corse sembravano più rincorse ed erano meno redditizie. Poi siamo venuti bene nel secondo tempo”.
Il pari beffa contro il Brescia come è stato assorbito dalla squadra? Come ha visto i suoi ragazzi in allenamento? “Li ho visti bene, c’è stata la delusione come è giusto che ci fosse. E’ bello anche saperla assaporare perché così le soddisfazioni successive diventano ancora più intense. Poi una cosa fondamentale: la fiducia non dobbiamo trovarla nel risultato ma nel lavoro che svolgiamo e nelle prestazioni che siamo in grado di esprimere. Così come non deve togliercela un risultato e quindi possiamo dire che non deve condizionarci il pareggio dell’ultima partita. E’ stata una grandissima prestazione, avremmo meritato di vincere ma dobbiamo tenerci stretta proprio la prestazione sapendo che siamo stati in grado di farla e quindi possiamo rifarla. E dobbiamo volerla rifare, mettendoci sotto, lavorando sodo e provando a migliorare i dettagli che non hanno funzionato”.
Crede che sabato la sua squadra sia in grado di ripetere sotto il profilo dell’intensità e fisico la bellissima prova di lunedì o c’è il rischio che essendo la terza partita in otto giorni i con pochissimi cambi tra la prima e la seconda i ragazzi siano un po’ stanchi? “La stanchezza non c’è, abbiamo appena iniziato e il campionato è lungo. C’è tempo per essere stanchi. Come sempre proverò a mettere in campo quei giocatori che hanno le risorse giuste per affrontare la gara. Come ho detto abbiamo le potenzialità per poterla rifare quel tipo di partita e dobbiamo andare alla ricerca di prestazioni di questo tipo. Affrontiamo una squadra forte ma noi dobbiamo mettere in campo la nostra mentalità”.
Come ha visto e come sta moralmente Ravaglia? Riparte da lui a Reggio? “Federico giocherà. L’ho visto deluso come tutti i compagni. Ovviamente rimane impresso il suo errore, se tornassimo indietro a rigiocare la partita non prenderemmo gol perché ci sono stati alcuni dettagli che non hanno funzionato bene, anche da parte di altri giocatori. L’errore del portiere rimane più negli occhi ma prima di arrivare da lui il pallone ha fatto tanta strada, è partito dalla loro porta, abbiamo commesso un fallo, eravamo in 3 attorno ad un loro giocatore e lo abbiamo fatto uscire. Sono dei dettagli che ci portano a migliorarci e noi vogliamo farlo”.
Quante possibilità ci sono di una conferma dell’undici schierato contro il Brescia? “Non sto facendo tantissimi cambi perché avendone fatti già 6 in fase di costruzione ci stiamo conoscendo inevitabilmente in allenamento. Nelle amichevoli ho fatto tanti cambi, poi sempre meno ma non significa non aver fiducia negli altri, al contrario ne ho tantissima. Sono convinto che col tempo riuscirò a dimostrarlo anche a loro e lo sanno. Significa cercare una continuità di prestazioni, metto dentro quelli che stanno bene e se penso che stanno bene i giocatori che hanno terminato l’ultima partita, li confermo tutti”.
Come sta Novakovich? È pronto per giocare uno spezzone di gara? “Sì, l’ho visto molto meglio e ci darà sicuramente una mano nelle partite che verranno”.
A prescindere dal recupero o meno di Maiello non crede che Ricci meriti la conferma? “Ci sono dei giocatori che accusano dei problemi, avremo fuori Maiello e Brighenti, rimarrà ancora fuori Haoudi e molto probabilmente si aggiungerà agli indisponibili Charpentier. E non abbiamo ancora al 100% qualche ragazzo, valuteremo domani nella speranza di poterlo recuperare”.
Abbiamo ancora negli occhi, lo stadio intero che lunedì sera applaude i suoi ragazzi nonostante la delusione finale. Possiamo dire che un primo traguardo il Frosinone sembra averlo già raggiunto: quello di far ritrovare l’entusiasmo che mancava da qualche anno. “E’ stato stupendo, perché la gente ci ha riconosciuto quella che è la base per poter ottenere i risultati, l’entusiasmo. E noi questo entusiasmo lo dobbiamo meritare come dico spesso. Le prestazioni stanno arrivando, la bravura deve essere quella di essere coscienti che però la strada è lunga e tortuosa, ci saranno curve e salite e poi torneranno anche le discese. La strada è quella giusta, come ho detto ma bisogna percorrerla, camminare insieme perché solo così diventa tutto più facile”.
Contro il Brescia ha fatto esordire Lulic che ha subito avuto un buon impatto con il calcio italiano. Che tipo di calciatore è e dove lo vede nel centrocampo canarino? “E’ un giocatore forte, ha qualità tecniche e fisiche ed ha grandissimi margini di miglioramento. E’ un ragazzo intelligente, sa quello che vuole. E’ uno dei tantissimi ragazzi bravi che abbiamo e sono convinto che insieme agli altri ci darà una grandissima mano. Tatticamente lo vedo come centrocampista che può fare sia la mezz’ala che il vertice basso, può giocare a due o sotto la punta. Un centrocampista completo”.
I giocatori a sua disposizione sono sufficienti per arrivare alla fine del campionato? Un pizzico di fantasia: ci crede di poter portare il Frosinone in serie A? “E’ andato lontanissimo… Per il momento abbiamo una rosa numerosa, in qualche ruolo siamo un po’ più affollati mentre in qualche altro un po’ meno. Abbiamo tanti ragazzi giovani stranieri che in questa fase sono un po’ più in difficoltà dopo essere partiti a mille. Un problema dovuto sicuramente alla poca conoscenza della lingua italiana. Penso di avere comunque i giocatori a disposizione per continuare a fare le partite come vogliamo. Mi auguro di poter avere sempre l’imbarazzo della scelta, è una difficoltà che voglio avere perché vorrebbe dire che tutti stanno bene, che tutti hanno voglia di giocare e che tutti hanno le qualità per poterlo fare”.