Cosenza, Guarascio: “Con la Reggina è una festa per la Calabria”
In vista del derby contro la Reggina, il Presidente del Cosenza Guarascio ha commentato il campionato disputato finora dai suoi.
Il presidente del Cosenza Eugenio Guarascio ha rilasciato importanti dichiarazioni al Corriere dello Sport, analizzando il campionato rossoblù e il derby calabro in programma oggi, contro la Reggina capolista. Guarascio, inoltre, ha riconosciuto tra le righe quale sia l’obiettivo a lungo termine del Cosenza, senza però rivelarlo esplicitamente (la Serie A ndr). Di seguito le sue parole:
“Oggi sarà una bella giornata di sport con squadre dalla grande storia. I derby sono gare particolari, per cui spero in un risultato positivo per il Cosenza. L’importante è che sia una festa per la Calabria. Quest’anno abbiamoa allestito una buona squadra, i risultati finora ci danno ragione, ma è chiaro che il torneo è lungo e dobbiamo faticare tanto. La Reggina ha confermato gran parte dei giocatori, l’hanno puntellata con un ottimo allenatore: raggiungeranno i loro obiettivi”.
Guarascio ha poi risposto alla domanda sui tifosi e sugli obiettivi della società:
“Parte della piazza non mi ama? Ma no, questi tifosi poi sono quelli che mi amano di più. Quando c’è un risultato non positivo la reazione è in qualche modo giustificata. Nel complesso dico che quella cosentina è la tifoseria più bella della B. In passato il Cosenza ha avuto tanti problemi tra cui tre fallimenti, fin dal mio insediamento abbiamo puntato a una gestione rigorosa. Giusto premiare i club con i conti in ordine e ciò credo abbia fatto molto piacere anche a quella parte di tifoseria. Giochiamo gara dopo gara in un torneo difficile. La permanenza in questa categoria è un onore. Poi è chiaro che in futuro immaginiamo un po’ quello che i tifosi sperano, per cui abbiamo tutti questo comune obiettivo”.
Guarascio ha concluso parlando del suo futuro e dei suoi progetti:
“Vado avanti giorno per giorno perché nel calcio fare progetti a lungo termine non va bene. E poi vedere gli sviluppi dell’eventuale riforma dei campionati: Bisognerà muoversi sulla base di nuovi scenari. Voglio trasmettere valori culturali e sportivi ai giovani e creare un’unità di intenti che il calcio sa fare bene. Qui non abbiamo bisogno di divisioni, i confronti dobbiamo farli solo in campo. È questo mondo globalizzato a chiederci unità ed è l’unico modo per riscattare la Calabria, tra le ultime in Europa in termini economici e di occupazione. Non è possibile che tanti giovani vadano via: noi imprenditori dobbiamo aiutarli anche con il calcio”.