HELGASON LECCE

HELGASON LECCE – Thorir Helgason, centrocampista del Lecce, ha avuto occasione di rispondere alle domande della stampa nel corso della conferenza infrasettimanale dedicata a un tesserato.

Queste le sue dichiarazioni, riprese da CalcioLecce.it:

Helgason felice della continuità trovata a Lecce

“Mi sento molto bene e felice di giocare con continuità. Sono contento di questa occasione che mi è stata data. Marco Baroni è un grande allenatore e mi sta aiutando molto per migliore il mio modo di giocare indicandomi la strada migliore per farlo. Ma non è l’unico, visto che anche il suo vice mi dà numerosi ed importanti consigli visto che parla inglese.”

La mezzala torna sulla gara col Perugia e pensa a quella col Brescia

“Sarebbe stato straordinario per la classifica riuscire a prendere i tre punti a Perugia. Purtroppo li considero due punti persi anche alla luce della loro espulsione avvenuta nel primo tempo. Brescia? Penso che sarà un match molto difficile. Noi, come sempre, andiamo in campo per cercare i tre punti, è l’obiettivo di ogni nostra partita perché vorremmo vincerle tutte. Dopodiché ci concentreremo su martedì.”

L’impressione dell’islandese riguardo il calcio italiano

“Il calcio italiano è un contesto molto difficile per l’alto livello che lo caratterizza. Bisogna essere bravi sia a difendere che ad attaccare. Giocarci da centrocampista non è facile, hai meno tempo a disposizione e devi essere veloce nelle giocate e nel pensiero. Sia l’esperienza nella nazionale islandese che giocare in un campionato come la Serie B sono importantissime nel mio processo di crescita. Sono felice di aver trovare con continuità. Preferisco giocare a centrocampo, ma mi metto a disposizione in qualsiasi posizione il mister mi vorrà far giocare.”

Helgason a 360°

“Parlo spesso con Hjulmand, sia in inglese che in scandinavo. Mi aiuta anche traducendo dall’italiano ed aiutandomi a rendere meno problematica la comunicazione con gli altri compagni. Rigore col Monza? Ricordo che Lucioni ha recuperato il pallone, poi c’è stato un lancio lungo, sono corso verso la porta ed ho subito il fallo cadendo a terra.

Sarebbe fantastico segnare il primo gol. Per ora cerco semplicemente di giocare al meglio e di dare il massimo, poi se verrà bene. Tra i giocatori più forti che ho affrontato nelle qualificazioni mondiali ce ne sono diversi della Germania, la più forte nazionale fronteggiata. Probabilmente il migliore è stato Gundogan, davvero un gran giocatore.”