Spezia, Hristov: “Sto vivendo il mio miglior periodo da calciatore. L’emozione di questi colori è inspiegabile”
Il capitano ha raccontato i suoi tre anni in bianconero
Quella che si sta avvicinando alla conclusione è un’estate indimenticabile per Petko Hristov, neocapitano dello Spezia e papà da pochi giorni. Una storia d’amore, quella tra lui e la società bianconera, che va avanti da tre stagioni e che è destinata a durare ancora per molto, come testimonia il rinnovo firmato fino al 2028. Il capitano ai microfoni di cittadellaspezia.com ha raccontato questi anni, soffermandosi nel raccontare soprattutto le emozioni provate.
Ecco i punti salienti dell’intervista.
Sul punto di svolta: “Tutto nasce quando lo Spezia decide di cedermi in prestito, con il mio consenso, e vado a Venezia. Sono andato lì perché volevo dimostrare a tutti quanto fossi un giocatore importante e mi meritassi molte cose. Mi è piaciuto quel tipo di calcio ma quando sono tornato allo Spezia ho passato un periodo difficilissimo. Ho avuto un problema che non mi permetteva di giocare. Quando sono rientrato mi sono fatto male alla gamba, poi sono rientrato dopo due mesi e mi sono rotto il piede. Non riuscivo ad uscire dal buio. È arrivato mister D’Angelo, ho saltato le prime due partite e ho giocato la prima partita con l’Ascoli dopo 6-7 mesi di stop. Ho fatto un gol che è valso tre punti e la rinascita di una squadra che si trovava in una posizione che non meritava. Avevamo giocatori fortissimi, nessuno immaginava di trovarsi negli ultimi tre posti in classifica. Lì non so che è successo alla squadra, ci siamo detti tutto in faccia e abbiamo cambiato un sacco di cose in allenamento e dentro lo spogliatoio. Abbiamo fatto un grande lavoro l’anno scorso, abbiamo visto che andando sul campo senza fare bene le cose non ci avrebbe fatto vincere. Poi abbiamo fatto una sacco di punti nel girone di ritorno e abbiamo fatto la storia“.
Sull’attuale Spezia: “Quando si vince un tifoso pensa sempre positivo. Le cose però non sono così facili, ad esempio l’anno scorso il Cittadella a dicembre era terzo-quarto, poi ha perso dodici partite di fila e per poco non fa i playout. Se molli un attimo la concentrazione perdi ogni partita, la Serie B è molto complicata. Il nostro obiettivo ora è salvarci, poi quello che verrà lo vedremo dopo. Ora pensiamo solo alla Cremonese, poi a quella dopo e così via“.
Sulla fascia da capitano: “Sono felice di essere il capitano dello Spezia. Ho passato tre anni bellissimi qui, è arrivato il momento di essere il capitano che è la cosa più bella che possa capitare ad un calciatore. Questo è un anno importante, dopo tutte le difficoltà che ho passato ora ho avuto un bimbo e ho questa fascia, è stata un’estate bellissima“.
Sul rinnovo: “Sono felicissimo di aver rinnovato, la società mi ha dato fiducia e mi ha dimostrato che sono un giocatore importante. Per quello ho firmato per quattro anni, sono contentissimo di quello che stiamo facendo. Quest’estate sono successe tante cose bellissime, sono un uomo nuovo. Le emozioni che ti dà Spezia non si possono spiegare. Sono felicissimo di vedere una città così. Sono arrivato allo Spezia a 21 anni, non avevo mai giocato in Serie A e a quell’età non è nemmeno facile farsi vedere e dimostrare di essere forte. Serve tempo, poi purtroppo siamo scesi in Serie B“.