Bari, Iachini: “A Catanzaro gara bugiarda e Vivarini l’ha ammesso, credo in Puscas. Brenno? Ho cercato di capire che succede…”
Necessaria una vittoria
L’allenatore del Bari Beppe Iachini ha presentato in conferenza stampa il match del 28° turno di Serie B contro lo Spezia in programma domani.
Queste le sue parole, riprese da PianetaBari:
Domani la partita del rilancio?
«Lavoriamo giornalmente, stiamo cercando di preparare un’altra prestazione importate. Vedo crescere la squadra, quando si fa un lavoro in salita ci possono dei saliscendi. Lo Spezia al di là della classifica è partito per vincere il campionato, ha buoni giocatori dovunque e veniva da 5 risultati utili prima della sconfitta con la Feralpi. Bisogna affrontarla con grande attenzione e maturità ed è ciò che ho detto alla squadra. Mi auguro che domani abbiamo dalla nostra i tifosi per tutti i 95 minuti. Questi ragazzi ne hanno bisogno e so che i nostri tifosi hanno nelle loro corde. Serve unione in questo momento».
Puscas come sta?
«Crediamo in lui. Dobbiamo cercare di supportarlo e aiutarlo, affinché ci possa dare una mano sul campo con prestazioni, possibilmente con gol. Mi aspetto cose importanti da tutti, compreso George».
Si conferma la difesa a 3?
«Fin dall’inizio stiamo portando avanti più soluzioni tattiche. Vediamo il recupero di chi ha giocato in questi giorni e deciderò il da farsi. La squadra comunque mi è piaciuta sia con la difesa a 4 che a 3. A Catanzaro è stata una partita bugiarda, come anche dichiarato da Vivarini. Dobbiamo far girare la ruota dalla nostra con mentalità e atteggiamento. Dobbiamo insistere, lavorare e curare i dettagli. Mi piace una squadra maschia, che si giochi la partita, sotto l’aspetto dell”intensità e del palleggio. Martedì ripeto abbiamo fatto passi i avanti».
Mancano i gol dagli altri reparti?
«Io mi aspetto i gol da parte di tutti. Centrocampisti, difensori, laterali. Stiamo lavorando su questo per crescere e migliorare. Dobbiamo insistere, io sto cercando di trasmettere ai ragazzi la mentalità di partecipare alla manovra offensiva. Dobbiamo migliorare poi sulle palle inattive».
Psicologicamente come sta la squadra?
«La squadra deve diventare figlia del proprio allenatore, sia nella fase difensiva che di possesso. Sto lavorando giornalmente affinché i ragazzi recepiscano questi messaggi. Per un gruppo di ragazzi dove ci sono dei giovani è importante sentire l’affetto della gente. Noi dobbiamo andare in campo ed avere la nostra mentalità».
Si aspettava queste difficoltà all’inizio?
«Sapevo che quando si subentra sono cose da mettere in conto. Farlo a febbraio poteva essere peggiore, sapevo che c’era da mettere mano in maniera pesante. L’obiettivo era lavorare su tutti questi aspetti. Le risposte poi le avrò solo dopo le partite. Io credo solo nel lavoro, il gruppo si sta unendo sempre di più».
Lulic e Menez come stanno?
«Vediamo giornalmente gli eventuali fastidi. Anche qualche affaticato, ma abbiamo oggi per verificare tutti questi aspetti».
Pucino al posto di Vicari?
«Sta lavorando sia fuori che dentro, vediamo quello che sarà lo sviluppo. A Catanzaro ha giocato sempre, verificheremo».
Iachini è preoccupato?
«Io voglio che la squadra giochi e abbia l’atteggiamento giusto. Voglio una squadra maschia. Il primo tempo di Sudtirol deve essere la cartina tornasole che non si deve verificare. A Catanzaro Vivarini ha dichiarato che hanno subito tanto, questo vuol dire che ci sono dei presupposti per fare bene».
Le parole di Iachini hanno alzato l’asticella?
«Le mie ambizioni non cambiano. Io vivo una partita per volta, la squadra deve andare in campo sempre con lo stesso atteggiamento. Sto battendo perché la squadra giochi senza timore».
Brenno è in dubbio?
«È entrato in certe situazioni, ma fa parte della vita di un portiere. Ne ho parlato singolarmente per capire che è successo. Sta a noi aiutarlo e cercare di aiutarlo a farlo crescere. Ha margini di crescita, per me il portiere è un ruolo atipico».
PB – Dove sta battendo con Nasti?
«Ho avuto Belotti, Eder, Icardi, Vlahovic. Tutti ragazzi molto giovani, che devi andare a migliorarli nella fase individuale. Bisogna lavorare sugli smarcamenti, ma sono ragazzi giovani che devo crescere».