📸 Donnarumma come Sergio Ramos, Iemmello in lacrime: Catanzaro dall’inferno al potenziale paradiso
Un momento magico
Momenti che valgono più di una partita, più di una conquista strappata con le unghie scorticate e i denti scheggiati, più di una stagione. Momenti che vanno dritti nell’album della vita, degli istanti da ricordare, lì dove le parole probabilmente non arrivano perché l’emotività straborda oltre gli argini delle possibilità lessicali.
I tremolii della paura, il nodo alla gola sempre più stringente, le pulsazioni accelerate perché si vorrebbe scappare da ciò che sembrerebbe inevitabilmente essere in procinto: tutta questa massa di negatività scacciata in un istante, in un frammento di tempo che diventa eterno. C’è una forma di magia, quella connaturata nell’essenza del calcio e che è puro carburante per alimentare l’amore verso questo sport, nelle lacrime di Pietro Iemmello dopo il gol all’ultimo secondo di Alfredo Donnarumma, che al 96′ di Catanzaro-Brescia ha messo in rete una zuccata con la potenza e le vibrazioni della storia.
Pietro 👑 ❤️🔥🦅#AvantiAquile 🟡🔴 pic.twitter.com/ZC7Qupl8o2
— U.S. Catanzaro 1929 (@USCatanzaro1929) May 19, 2024
Lui, che la sua gente – possesso derivante dalle origini catanzaresi – chiama Re, perché cerca una guida verso la concretizzazione del sogno, salvato da un’elevazione che, nella dinamica, ha ricordato la mistica Decima del Real Madrid, dove fu Sergio Ramos a contrassegnare la storia. Stava per essere denudato, il forte Pietro, ma il sodale Alfredo ne ha spento i turbamenti e permesso la liberazione di quelle gocce di pure gioia. Catanzaro, il Paradiso è ancora la destinazione.