Perugia, Iemmello: “Merito di tornare in Serie A”
IEMMELLO PERUGIA SERIE A – Pietro Iemmello, attaccante ventottenne in forza al Perugia, autore in questa stagione di 17 gol in 25 partite, si racconta ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “Cosa ha inciso su questa mia media?Ha aiutato la squadra. E dopo averne fatti 15 all’andata, puntavo ad arrivare a 30. Dal dischetto […]
IEMMELLO PERUGIA SERIE A – Pietro Iemmello, attaccante ventottenne in forza al Perugia, autore in questa stagione di 17 gol in 25 partite, si racconta ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:
“Cosa ha inciso su questa mia media?Ha aiutato la squadra. E dopo averne fatti 15 all’andata, puntavo ad arrivare a 30. Dal dischetto che tecnica uso? Fino a un anno e mezzo fa guardavo il portiere fino all’ultimo, adesso scelgo prima l’angolo e vado deciso lì. Gli ultimi gol la doppietta alla Juve Stabia. E ne ho sbagliati tanti quel giorno. Poi abbiamo infilato un periodo negativo e io stavo male senza segnare. Le 5 sconfitte di fila. Solo quelle con Frosinone e Spezia ce le siamo meritate. Poi la vittoria con la Salernitana prima dello stop ci ha dato una bella boccata d’ossigeno. Quest’anno abbiamo fatto più campionati in uno, e quello è stato il peggiore. Perché siamo lontani dai playoff? All’andata siamo andati bene malgrado i tanti infortuni che ci hanno tolto qualcosa, poi dopo quelle 5 sconfitte abbiamo cominciato a guardarci alle spalle. Se riprendiamo non è detto che non possiamo tornare in corsa per la A. Tre motivi per i quali potrei tornare in Serie A? Sono maturato, penso di poterci stare avendola già fatta, e poi sono ancora giovane. A Proposito del Benevento? Sarei potuto restare, abbiamo un ottimo rapporto, poi insieme abbiamo fatto scelte diverse, soprattutto per motivi ambientali. Qualsiasi cosa decideremo insieme andrà bene, anche se dovessi restare. Sono cresciuto nelle giovanili della Fiorentina. Firenze rimane nel mio cuore, il progetto è importante, a chi non piacerebbe andarci. E il Sassuolo con cui ho debuttato in Serie A? Ero arrivato all’ultimo momento, ho commesso qualche errore, poi pian piano ho conquistato un po’ di spazio. Invidio Caputo che sta facendo quello che avrei potuto fare io? Non conosco l’invidia. Lui è più grande di me, è migliorato tantissimo. Ha fatto la strada che posso ancora fare io. E poi c’è San Siro, dove ho segnato tre reti. La prima volta mi sembrava di essere a teatro. Sono interista, ci andavo da tifoso, ogni volta è un’emozione forte. Quale soluzione andrebbe bene per questa stagione? Leggo ipotesi molto opportunistiche. Credo che la stagione vada conclusa. Se si torna in campo vorrà dire che il problema sarà risolto, se ci vorrà tanto tempo aspetteremo. Il taglio degli stipendi? Va fatto squadra per squadra, perché non siamo tutti uguali. Ma è giusto che i dipendenti aiutino le loro aziende. Da bomber a papà a tempo pieno? E’ l’unica cosa positiva… Vedo la bimba crescere tutti i giorni, è la cosa più bella. Quando abbiamo scelto il nome Violante, pensavo a Firenze? No no… Piaceva anche a mia moglie, è un nome raro. Mia moglie Giulia Elettra Gorietti è una famosa attrice? Sapevo chi era e l’ho voluta conoscere a Catanzaro dove girava un film: ero tornato a casa per qualche giorno in vacanza, ho fatto pressing e lei ha resistito, poi quando ha ceduto ci siamo subito messi insieme. Il compagno di mia suocera è Andrea Roncato. Sì, ma il massimo è stato quando faceva il procuratore ne “L’allenatore nel pallone”. E’ troppo simpatico, quando segno mi scrive un messaggio e ogni volta sono battute. Per esempio? A mia moglie e mia suocera dice sempre che dobbiamo fare una serata insieme soltanto io e lui: quando finisce questa storia la faremo di sicuro. Però voglio anche che venga a vedere una mia partita!“