Frosinone, Insigne: “Grosso ci è entrato nella testa. Addio a Benevento? Troppe contestazioni”
Il calciatore esalta il gruppo e si toglie dei sassolini dalla scarpa
Il calciatore che più sta sorprendendo per rendimento nel Frosinone dominatore della Serie B è Roberto Insigne. L’attaccante esterno comprato in estate dal Benevento ha rilasciato un’intervista a Kick Off.
Ecco le sue parole, riprese da TuttoFrosinone:
Quando la squadra vince e porta a casa i 3 punti va sempre tutto nel verso giusto. Al di là di chi faccia gol, l’importante è vincere. Il nostro vantaggio è quello di ragionare tutti nella stessa maniera. Sappiamo che ancora non abbiamo fatto ed ottenuto nulla e che c’è ancora tanta strada da fare. Ma mister Grosso, dal lunedì al venerdì ed anche il sabato dopo la partita, ci ripete sempre che ancora non abbiamo raggiunto il traguardo. Ed anche Lucioni, Sampirisi e noi giocatori più esperti, sappiamo che la strada è ancora lunga”.
Il calciatore che mi ha stupito maggiormente a livello tecnico è stato Luca Moro. Mi piacciono moltissimo i suoi movimenti senza palla ed il modo in cui si mette a disposizione dei compagni in fase di non possesso. E’ un centravanti che ha dei colpi tecnici impressionanti, che si intravedevano già la scorsa annata, quando giocava nel Catania. Ad inizio anno era un punto interrogativo, perché questo è il suo primo anno di Serie B, ma sta sfruttando al meglio le sue occasioni.
Quest’estate ho effettuato un piccolo intervento chirurgico, quindi ho saltato buona parte del ritiro con il Benevento e non ero pienamente in condizione. Poi, col passare del tempo, ho iniziato a giocare con più continuità e ne sono venuto fuori. Il merito non è però mio, bensì dei miei compagni che in ogni partita mi mettono in condizione di fare delle ottime prestazioni. In questo modo gioco più serenamente e mi esprimo al meglio qualitativamente.”
Frosinone, Insigne spiega l’addio al Benevento
“Penso di aver sempre posseduto delle buone qualità tecniche. Fortunatamente, quest’anno ho trovato la squadra giusta, che mi permette di tirare fuori al meglio le mie qualità. A Benevento sono stato 4 anni e mi sono trovato più che bene. Non nascondo che quando sono andato via, mia moglie era quasi in lacrime. Per noi la città beneventana è sempre stata quasi come una seconda casa. Ma dopo 4 anni e molte partite in cui venivo ‘contestato’, era giunto il momento di cambiare aria. Mi dispiace per il momento attuale che stanno vivendo e spero che ne verranno fuori al più presto.
Ho sempre vissuto con serenità questo fatto. Sono molto orgoglioso di avere un fratello dalle qualità tecniche di Lorenzo, anzi la vivo come una ‘scommessa per dimostrare quanto io valgo. Spero di essere riuscito a dimostrarlo e di farlo tutt’ora. Facendo cambiare idea a tante persone.
Grosso è un allenatore che con le sue idee entra molto nella testa dei giocatori. E’ una persona positiva nel carattere e sempre sul pezzo. E’ un mister che fa esaltare le nostre qualità. Essendo una squadra molto giovane la nostra, abbiamo le idee chiare e sappiamo cosa fare. Sono sicuro che mister Grosso avrà un futuro brillante davanti a sé. Dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo e non pensare di essere arrivati all’obiettivo perché la strada è ancora lunga.”
Mi piace tantissimo giocare in casa. Lo stadio ‘Stirpe’ è stupendo e sempre pieno di pubblico. I nostri tifosi poi, ci sostengono sempre, anche quando abbiamo perso come è purtroppo successo a Genova, ci hanno applaudito ugualmente. Anche quando ho affrontato il Frosinone da avversario, il tifo giallazzurro mi ha sempre impressionato favorevolmente.
Ogni partita noi scendiamo in campo per vincere. Andremo ad affrontare una grandissima squadra. Li ho visti nella partita contro il Genoa ed è una squadra che gioca bene al calcio, allenata da un mister che a me piace molto. Sarà una gara difficile, ma noi sappiamo come affrontarla e cosa fare. Il gol più belo che ho realizzato sicuramente è stato quello di Reggio Calabria, ma quello più importante quello segnato ad Ascoli, anche perché è valso 3 punti per la squadra.