Benevento, Insigne: “Prima che iniziassimo il campionato l’unica squadra che temevo era la Cremonese”
INSIGNE INTERVISTA – Roberto Insigne, attaccante esterno del Benevento, grazie alla sua duttilità offensiva è un giocatore importante per l’attacco sannita. La punta napoletana è stata intervistata dal Corriere dello Sport nella sua edizione odierna. Una lunga chiacchierata quella tra la testa romana ed il giocatore dove sono stati toccati vari argomenti. Eccone un estratto […]
INSIGNE INTERVISTA – Roberto Insigne, attaccante esterno del Benevento, grazie alla sua duttilità offensiva è un giocatore importante per l’attacco sannita.
La punta napoletana è stata intervistata dal Corriere dello Sport nella sua edizione odierna. Una lunga chiacchierata quella tra la testa romana ed il giocatore dove sono stati toccati vari argomenti. Eccone un estratto a partire dalle sensazioni di Insigne quando giocherà a Napoli contro il fratello Lorenzo: “Cerco di immaginarmelo spesso quel giorno: sarà una cosa emozionante… se dovessi giocare. Ci pensate? Di là mio fratello e la squadra della mia città per la quale ho firmato il primo cartellino a 14 anni. Mi sono staccato da quella maglia azzurra che di anni ne avevo 25, l’ho fatto solo perchè ho trovato una piazza come Benevento e una società che ha creduto in me. Questo ha facilitato una scelta che non era affatto semplice: per un’altra squadra non l’avrei fatto. Ma a Benevento c’è un presidente come Vigorito che mi vuole bene e un ds come Foggia che sa quello che posso dare.”
Sulla stagione del Benevento: “Confesso che prima che iniziassimo il campionato l’unica squadra che temevo era la Cremonese che aveva fatto ottimi acquisti. Ma guardavo la nostra rosa e la confrontavo con quella del Parma con cui ero stato promosso in A: e la nostra era molto più forte. Poi abbiamo avuto un fattore in più in mister Inzaghi: lui è preparato, sempre sul pezzo, quello che ti aspetti da uno che ha vinto tutto nel calcio. In B non si è mai visto che a Gennaio il campionato fosse già vinto. Se riprendiamo ci basteranno due-tre giornate per centrare anche la matematica. E’ quello che vogliamo fare, ma saremo contenti anche se la serie A dovesse arrivare senza più giocare. Quello che abbiamo fatto non si cancella.”
Gli viene, poi, domandato cosa ne pensa della sua stagione personale e se avrebbe potuto fare meglio: “Bè, credo di sì, avrei potuto fare meglio degli anni passati. Ma sai come si dice a Napoli? “U diavol tene e corn”. Però va bene anche così. In avvio ho avuto qualche difficoltà a fare il quarto di centrocampo nel 4-4-2. Ero in alternativa a Kragl e noi due siamo molto diversi. Nel 4-3-2-1 mi trovato a mio agio e ho colto l’opportunità che il mister mi ha concesso. Oliver si era infortunato contro la Salernitana e io a Cosenza ho giocato da titolare. era la mia occasione, ho segnato un gran gol di interno sinistro. Volevo dimostrare di meritare il posto e ci sono riuscito. Quel gol, lo confesso, le rivedo spesso.”
Successivamente gli viene chiesto cosa serve al Benevento per evitare una nuova stagione da “cenerentola” in Serie A: “La rosa del Benevento è già molto competitiva, perchè il direttore ha lavorato molto in prospettiva prendendo gente che ha giocato tanto in A come Schiattarella, Hetemaj, Caldirola, Maggio. Io credo che bastino 5-6 elementi da integrare nel nostro organico per rendere competitiva la squadra anche nel massimo campionato. Questo è il mio pensiero, poi il direttore saprà certamente quello che deve fare.”