Bari, ag. Kallon: “Marino lo sta facendo sentire importante. Futuro qui? C’è apertura totale da parte nostra, vedremo”
Le parole sul suo assistito
L’agente di Yaya Kallon, Paolo Bordonaro, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Tuttobari circa l’arrivo del suo assistito in terra pugliese, descrivendo trattativa e caratteristiche del calciatore di proprietà dell’Hellas Verona. Di seguito le sue parole:
“Lui è un calciatore che può giocare sia come seconda punta che come esterno. Volendo può operare anche in trequarti, ma ovviamente il suo ruolo naturale è sulla destra, perché è un mancino e così può rientrare. Può giocare anche a sinistra o in coppia con un altro attaccante. Tranne la punta, davanti può fare tutti i ruoli, ma il 4-3-3 è il modulo più confacente alle sue caratteristiche”.
Sul rapporto con Marino: “Mi ha riferito di aver avuto un’ottima impressione. Ha già parlato con il tecnico, che gli ha già spiegato cosa vorrebbe da lui. È importante che l’allenatore instauri una relazione con il calciatore parlando delle aspettative, lo fa sentire desiderato e importante. Il primo contatto è stato positivo. In generale ha avuto la sensazione di essere davanti ad un gruppo unito“.
Sulla trattativa: “I primi contatti erano nati già a giugno, quando era stata paventata questa ipotesi. Poi non si era concretizzata perché per il Bari c’erano altre situazioni, ma con il direttore siamo rimasti in contatto e una quindicina di giorni fa ci siamo riparlati, ho capito che da parte di Polito c’era la volontà di prenderlo. Ho dato la mia disponibilità, lui ha trovato velocemente l’accordo. Il futuro? C’è apertura totale da parte nostra, noi abbiamo fatto un prestito secco ma questo non significa che, se le parti si dovessero trovare bene, non si possa proseguire”.
Sull’ultimo periodo in maglia Hellas: “Finora ha giocato poco, ma ciò non è dovuto a demeriti calcistici. La scorsa estate rifiutò un trasferimento in Turchia e preferì il Verona alla Feralpisalò, causando l’irritazione dei dirigenti che lo misero fuori squadra. Per circa tre mesi lui si è allenato da solo, praticamente su un prato senza linee. Non ha mai visto i compagni, fino a quando, anche in virtù dell’ottimo comportamento, a dicembre è stato riammesso nella prima squadra, con il veto di non poter giocare. Non so cosa sia successo l’ultima domenica di campionato. L’allenatore da un po’ di tempo lo elogiava per l’impegno. Probabilmente si è trovato nella situazione di aver bisogno delle sue qualità e l’ha schierato“.
Sull’ambientamento a Bari: “È molto felice di poter essere a Bari, mi ha raccontato di aver trovato un gruppo che gli ha fatto un’ottima impressione. La condizione fisica la potrete verificare, lui si è allenato sempre a livelli elevatissimi. Baroni gli ha detto che se tutti si allenassero come lui, giocherebbero a livelli superiori. Ha sempre dato il massimo, senza mai avere atteggiamenti di relax o rinunciatari. Ha molta fame e voglia di fare, ci mette tutto quello che ha”.
Kallon dal punto di vista umano: “Dico solo che nell’ultimo allenamento che ha fatto a Verona, quando ha salutato i compagni, c’è stata una reazione che l’ha commosso. L’affetto l’ha sorpreso, gli altri calciatori gli hanno fatto i complimenti per come ha lavorato, riempiendolo d’affetto. Questo è significativo perché lui non è estroverso, è un ragazzo riservato ed equilibrato, ma evidentemente riesce a trasmettere sentimenti sinceri”.