Catanzaro, Katseris: “Sinceramente non mi aspettavo di partire così bene in campionato”
Il terzino greco ha parlato dell'inizio di stagione dei giallorossi
Panos Katseris è una delle rivelazioni del sorprendente Catanzaro, neopromosso in Serie B e autore di un avvio di uno splendido avvio di stagione, che ha portato la squadra di Vivarini al secondo posto in campionato. Il terzino greco, classe 2001, ha parlato dell’inizio di campionato dei giallorossi ai microfoni della sala stampa del PoliGiovino. Di seguito le sue parole riportate da CalcioCatanzaro.it:
“Sinceramente non mi aspettavo di partire così bene in campionato. Ho colto al volo l’opportunità che mi ha dato il mister a Bari e questo mi ha fatto acquisire un po’ di fiducia in me stesso”.
Sul tifo giallorosso: “Gioco sempre tranquillo grazie a ciò che mi dice il mister. Con compagni così forti è anche più facile esprimersi al meglio. A dire la verità non sono abituato a giocare davanti a tanti tifosi, sia in casa che in trasferta siamo seguiti molto. Anche a Como ne avremo tanti che ci seguiranno e per me è una cosa molto bella, può aiutarci per le prossime partite”.
Sulla sua crescita: “Spero di migliorare ancora. Io dò sempre il massimo in allenamento per farmi trovare pronto in partita. Se lavori bene durante la settimana, quando scendi in campo è poi tutto più semplice. Per questo motivo, a Bari ero convinto che andasse bene e alla fine è stato proprio così”.
Sulla fase difensiva dei giallorossi: “Siamo migliorati dal punto di vista difensivo. Dopo la sconfitta contro il Parma, abbiamo capito i nostri errori e adesso siamo più concentrati per cercare di evitare quel genere di disattenzioni. La nostra forza è da sempre il gruppo solido che siamo riusciti a costruire. Il lavoro dell’anno scorso ci ha portato a fare così bene anche in Serie B”.
Il sogno di Panos Katseris: “Mi piacerebbe vestire la maglia della Grecia e spero che un giorno possa arrivare la chiamata”.
Sulla partita di sabato 28 ottobre contro il Como: “Sono una squadra forte e dalle grandi individualità. Possono metterci in difficoltà, ma noi andremo lì a giocarcela come sappiamo e credo che potremmo fare bene”.