Ternana, Kees de Boer: “Serie B italiana di livello importante, un passo avanti per me. Adesso voglio giocare”
Kees de Boer racconta i suoi primi mesi alla Ternana
Kees de Boer è senza dubbio uno dei nomi più chiacchierati di questa Serie B. L’olandese classe 2000 non è ancora riuscito ad esprimersi sui livelli che ci si aspettava da lui, ma sta lavorando per tornare presto quel calciatore di cui tutta Europa parlava un gran bene. Adesso l’arrivo a Terni di Roberto Breda, che potrebbe offrire all’olandese qualche chance in più a livello di campo e di minutaggio nel centrocampo delle Fere. Intervistato dal Messaggero ed. Umbria, Kees de Boer ha raccontato i suoi primi mesi con la maglia rossoverde.
Ecco le sue parole:
“Giocare? Certo, sarebbe bello. Mi sto allenando bene. Stiamo facendo grammatica, però è difficilissima. La lingua, comunque si impara sul posto. Ora, qualcosa di più capisco. Più di quanto riesca a dire. Posso giocare ovunque. Sinistra, destra, centro. E’ uguale. Mi piace giocare la palla e gioco per i compagni. Con il Venezia ho giocato 10 minuti, con lo Spezia 20. Poi i 30 nell’amichevole a Frosinone. Ora mi sento più in forma. Sono arrivato a settembre e avevo giocato l’ultima partita ai primi di giugno, anche se poi mi ero allenato da solo. Ne ho risentito. Ho dovuto fare un lavoro diverso. Jens Janse? Ha avuto il mio numero da un mio ex compagno di squadra che aveva giocato anni fa con lui. Mi ha incoraggiato, mi ha parlato della città e dei tifosi. Mi ha dato consigli e mi ha detto che era a mia disposizione, qualora ne avessi bisogno. Quando mi è stato prospettato di venire qui ne sono stato felice. La serie B italiana è di livello importante. Un passo avanti, per me. Ho trovato una squadra di bravi ragazzi e tutti mi hanno accolto bene. Il mister è molto diretto e stiamo lavorando tanto in allenamento. Possiamo farcela. Fino ad ora ci sono mancati dei punti che avremmo meritato. Ci sono sfuggiti dei risultati nel finale, come a La Spezia. Dobbiamo lavorare duro e restare uniti. Ce la faremo. Certo, poi si deve pure cominciare a fare punti e vincere. Se avessimo gestito meglio certe partite, staremmo meglio in classifica”.