La Salernitana fa suo il derby, Kiyine e Sprocati fanno 2-0
All’Arechi, Salernitana e Avellino giocano il 46°derby della loro storia, e partono da una classifica che le vede appaiate a 34 punti, alla ricerca di punti preziosi in chiave salvezza. Ottima risposta del pubblico che tocca le 16000 presenze. Gli irpini sono chiamati a riscattare il sorprendente risultato della gara d’andata che vide la Salernitana […]
All’Arechi, Salernitana e Avellino giocano il 46°derby della loro storia, e partono da una classifica che le vede appaiate a 34 punti, alla ricerca di punti preziosi in chiave salvezza. Ottima risposta del pubblico che tocca le 16000 presenze. Gli irpini sono chiamati a riscattare il sorprendente risultato della gara d’andata che vide la Salernitana vincere per 2-3 in rimonta dal 2-0. Avellino che non vince a Salerno da 36 anni.
Primo tempo. Parte subito forte la Salernitana con pressing e determinazione, e al 9′ minuto passa in vantaggio: dai 30 metri Kiyine ha spazio e prova un tiro quasi innocuo che, però, trova la deviazione determinante di Laverone, che spiazza Lezzerini. 1-0 Salernitana. Avellino stordito che non riesce a ripartire, buonissimo invece l’approccio al match dei granata che passano ancora al 18′: errore difensivo del reparto avellinese, Minala serve in area Sprocati che con un diagonale infila Lezzerini; fondamentale Bocalon, uno dei migliori, che strappa il pallone a Morero. 2-0 per i padroni di casa.
Avellino cerca la reazione ma ha poche idee e si scontra contro la difesa salernitana, che oggi in tutti i suoi interpreti, rimarrà impeccabile. Novellino nota le difficoltà dei suoi, che sono arrivati con un approccio molle, e inserisce al 38′ Asencio per Bidaoui, che affiancherà Ardemagni in avanti.
La squadra di Colantuono, però, continua a tenere bene il campo e soffre solo su un angolo con colpo di testa di Ardemagni. Si va al riposo con il giusto vantaggio dei padroni di casa.
Secondo tempo. Novellino cambia subito Morero per Falasco per trovare più spinta sugli esterni, cambio che però non sortisce effetti evidenti. I ritmi rimangono bassi e gli uomini di Colantuono intasano le vie centrali, occupando tutti gli spazi, e rimangono in attesa dell’iniziativa degi irpini, che risulta molto lenta; l’unico è Gavazzi che tenta qualche spunto e impegna dal limite Radunovic.
Quando, poi, Colantuono inserisce Zito per Sprocati, al 60′, l’Avellino perde anche il predominio territoriale, per una Salernitana attenta e concentrata, in pieno controllo che al minuto 69′ avrebbe anche l’opportunità per chiuderla: Bocalon lotta in mezzo a tre in area e serve Zito che crossa sulla mano di Wilmots; calcio di rigore che batte lo stesso Zito ma sbaglia, tirando centrale su Lezzerini.
Avellino ormai alle corde ma trova le ultime occasioni con Asencio che non è preciso. Finale nervoso per gli irpini che chiudono addirittura in 9 per le espulsioni di Molina e Asencio.
Finisce 2-0.
Vittoria meritata per gli uomini di Colantuono, a seguito di una prestazione non esaltante, ma ordinata e determinata; male invece l’Avellino mai pericoloso, con poche idee. La Salernitana raggiunge il Foggia al 13° posto in una zona di classifica tranquilla e lontana dai play-out.