Lecce, l’ex Sesa: “Mi auguro con tutto il cuore che questa piazza torni in Serie A”
LECCE SESA RICORDI – L’ex attaccante del Lecce, David Sesa, ha parlato dei suoi ricordi con i salentini e della sua vita attuale. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da PianetaLecce. Corvino: “È colui che mi è venuto a prendere quand’ero al Servette e mi ha portato a Lecce. Mi ricordo che mi chiese molte informazioni sul calcio svizzero, sulle squadre. […]
LECCE SESA RICORDI – L’ex attaccante del Lecce, David Sesa, ha parlato dei suoi ricordi con i salentini e della sua vita attuale. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da PianetaLecce.
Corvino: “È colui che mi è venuto a prendere quand’ero al Servette e mi ha portato a Lecce. Mi ricordo che mi chiese molte informazioni sul calcio svizzero, sulle squadre. A mio avviso è il direttore sportivo che negli ultimi anni ha fatto meglio di tutti, almeno nel calcio italiano. Anche nel Lecce attuale ha pescato giocatori giovani all’estero che si stanno valorizzando e se dovesse succedere quello che sperano tutti i tifosi salentini vedrete che valutazioni avranno”.
L’eventuale promozione del Lecce: “Non dico altro per scaramanzia, dico solo che me lo auguro di cuore perché Lecce è una piazza importante che riesce ogni anno a ottenere ottimi risultati”.
Il momento più bello con i salentini: “Penso alla vittoria con l’Inter per 1-0 con mio gol su punizione. I nerazzurri erano uno squadrone: Baggio, Blanc, Zamorano, Seedorf, Zanetti, Vieri. Insomma, il top del calcio mondiale. Ma in generale a Lecce ho vissuto due anni fantastici”.
Gli anni a Napoli: “Guardi, a Napoli sono stato benissimo. Certo, in campo non è andata come speravo ma è la vita. In generale conservo bei ricordi del calcio italiano e posso dire di aver giocato in quello che era il miglior campionato al mondo. Anche la Serie B all’epoca era molto forte, molto competitiva”.
La sua vita attuale: “Vivo tra Ferrara e Zurigo e sono allenatore. Attualmente giro per l’Europa, mi aggiorno, vado a vedere gli allenamenti e le partite. Il calcio è sempre stato la mia vita e sono felice che ne faccia ancora parte. Ho avuto la possibilità di trasformare una passione in un mestiere e non c’è niente di più bello”.
Il suo modulo: “Mi piace il 4-2-3-1 ma ho imparato ad adattarmi con i giocatori che ho a disposizione. Deve essere una prerogativa dell’allenatore avere una certa flessibilità, perché ciò che conta al di là di tutto è fare risultato”.