16 Marzo 2019

Lecce, Sticchi Damiani: “Se mi guardo intorno non vedo squadre che stanno facendo meglio di noi”

Il Nuovo Quotidiano di Puglia ha raggiunto il presidente Saverio Sticchi Damiani che si è lasciato coinvolgere in un’intervista a 360° sul mondo del calcio e sul suo Lecce: “E’ assolutamente necessario un ridimensionamento generale del costo del lavoro con l’introduzione dei tetti salariali e con l’obbligo di presenza nelle rose di un determinato numero di […]

Sticchi Damiani Lecce

Il Nuovo Quotidiano di Puglia ha raggiunto il presidente Saverio Sticchi Damiani che si è lasciato coinvolgere in un’intervista a 360° sul mondo del calcio e sul suo Lecce: “E’ assolutamente necessario un ridimensionamento generale del costo del lavoro con l’introduzione dei tetti salariali e con l’obbligo di presenza nelle rose di un determinato numero di giovani, se possibile italiani. Altrimenti le sorprese che ormai ogni anno si susseguono anche in piazze importanti saranno all’ordine del giorno. Noi del Lecce viviamo un momento di grande fortuna perché si è creata una compagine societaria forte che ora è la massima espressione del calcio pugliese. Ho notato grande indifferenza da parte di tante realtà imprenditoriali floride del Salento dalle quali invece ci saremmo aspettati un maggiore sostegno. Io non credo all’impegno, come sto vedendo altrove, del tessuto imprenditoriale locale solo quando le cose precipitano. 

Anche per lo stadio, nonostante un impegno preannunciato da parte dell’Amministrazione comunale, noi siamo stati sempre soli. Tutti i costi, anche quelli legati a esborsi non di nostra competenza su interventi di straordinaria manutenzione, nonostante le promesse, sono gravati e gravano su di noi. Tribuna Est chiusa il prossimo anno? Sì, purtroppo al momento la situazione è questa. Ci fu un’iniziale disponibilità da parte del nostro socio De Picciotto di fare un restyling dello stadio ma il problema è che non ha senso intervenire con un restyling poiché abbiamo scoperto strada facendo che ci sono problemi proprio strutturali. Se necessario, vorremmo essere anche noi partner di un gruppo che si voglia occupare della ristrutturazione dello stadio che può essere più o meno radicale a seconda anche delle condizioni che verranno stabilite nell’eventuale convenzione e a seconda anche di chi vorrà investire insieme al Lecce. È chiaro che è una cosa a cui non potrà provvedere il Lecce da solo. Posso dire che ci sono stati già dei contatti con alcuni potenziali partner, sia pubblici che privati, con il Credito sportivo, con Invimit ma tutto si ferma di fronte a una convenzione che oggi ha i giorni contati e che ancora non è stata riscritta.

In maniera molto sincera penso che abbiamo una squadra che gioca proprio bene e che tranne forse una o due partite quest’anno raramente ha sbagliato l’approccio alla gara. E se mi guardo intorno non vedo squadre che stanno facendo meglio di noi”.