Cessione Lecco – Il mistero della società fantasma di Lin: Skyland Group o Citylights Holding?
La situazione
In casa Lecco, si è presa la scena la questione che riguarda un cambio di proprietà e chi si è fatto avanti con decisione è un certo Alex Lin. Leccochannelnews.it ha fatto il punto della situazione:
CHI È LIN – “Country manager in Italia di China Telecom Europe, colui che all’anagrafe è registrato con il nome di Lin Xiaokei è nato nel 1978 a Zhejiang (Cina) e attualmente risiede a Milano. La sua Skyland Group, costituita il 24 marzo 2021 a Bergamo, ha uno storico ridotto nel calcio: oltre a sostenere l’ASD Arzerello Sport (Seconda Categoria veneta), come noto è Official Solar Energy Partner dell’Inter dall’estate del 2023 per un accordo triennale da vociferati 10 milioni totali, ma a destare interesse sono la classiche domande sulla solidità economica della holding di un gruppo che al suo interno ha anche Skyland Energy Srl (2022, capitale 400k), Skyland Medical Srl (2023, capitale 400k), Skyland Service Srl (2022, capitale 10k) e Skyland International Srl (2023, capitale non noto)”.
CITYLIGHTS HOLDING LTD – “La proprietà dell’azienda è da attribuire a Lin Xiaokei e al socio di nazionalità rumena Constantin Catalin Iftimie e che la revisione è stata affidata alla L&W Chartered Certified Accountants, azienda a composizione totalmente orientale che al proprio interno ha anche il domicilio fiscale della Citylights, prassi diffusa anche in Italia. L’azienda è nata nel settembre del 2020, Lin è subentrato nei quadri dirigenziali a marzo 2021, i debiti ammontano a 1.080 sterline e la voce “cash in hand” arriva a quota 100 sterline”.
“O Alex Lin – o Lin Xiaokei, altro nodo interessante – ha intenzione d’inserire il Lecco in un’altra azienda ancora non nota oppure ha un patrimonio personale multimilionario e pronto da iniettare nelle casse societarie nel caso in cui si presenti la necessità di coprire le perdite, così come fatto ciclicamente dall’attuale socio unico Paolo Leonardo Di Nunno, al di là del ricercato supporto da parte dell’imprenditoria locale e della formalizzazione dell’interesse per l’acquisizione fatto via Pec. Di Nunno è persona decisamente pratica, votata al “pagare moneta, vedere cammello”, ma sull’ultimo fronte citato non possiamo tirare conclusioni considerata la natura chiaramente privata del patrimonio personale“.