Lecce, l’ex Ledesma: “Con Corvino ci sono le basi per un futuro solido, mi piacerebbe lavorare con lui un giorno”
LEDESMA LECCE CORVINO – Cristian Ledesma, ex centrocampista del Lecce dal 2001 al 2006, ha rilasciato un’intervista ai colleghi di CalcioLecce.it nella quale si è soffermato, tra i vari temi, anche sull’andamento dell’attuale compagine salentina di mister Corini. Eccone un estratto: “Corvino? L’ho detto subito quando è stato ufficializzato il suo ritorno: sono molto curioso di […]
LEDESMA LECCE CORVINO – Cristian Ledesma, ex centrocampista del Lecce dal 2001 al 2006, ha rilasciato un’intervista ai colleghi di CalcioLecce.it nella quale si è soffermato, tra i vari temi, anche sull’andamento dell’attuale compagine salentina di mister Corini. Eccone un estratto:
“Corvino? L’ho detto subito quando è stato ufficializzato il suo ritorno: sono molto curioso di vederlo all’opera perché questo è un calcio molto diverso rispetto a quello di 20 anni fa. Ho grande curiosità circa il tipo di lavoro che porterà avanti, e spero possa fare bene perché per lui ho grande rispetto e stima. Abbiamo visto una differenza di bacini a cui sta attingendo, se prima guardava molto al calcio sudamericano ora l’evoluzione vuole anche una ricerca di nuovi mercati in altri paesi. Ci sono le basi per un futuro solido. E, personalmente, mi piacerebbe un giorno lavorare con lui al Lecce, perché no?”.
“I giallorossi si stanno misurando in un campionato decisamente tosto. La B è un torneo in cui si deve costruire pian piano, cercando di perdere il meno possibile. E questo non vuol dire vincere sempre, ma anche pareggiare per tenere il ritmo. In B la continuità conta più dei nomi”.
Su quanto registi come lui e Corini siano maggiormente pronti nel ruolo di allenatore: “Sicuramente possiamo essere agevolati sotto alcuni punti di vista. Non solo quello della visione periferica che abbiamo sviluppato in mezzo al campo, ma anche e soprattutto della gestione del ritmo partito. Sapere quando accelerare o rallentare perché si è stanchi e si sta soffrendo è importante. Sono tanti i registi diventati allenatori di un certo livello. Io intanto, nel mio piccolo, alleno in Eccellenza e studio per conseguire il patentino Uefa A che mi permetterà di allenare tra i professionisti”.