Sampdoria, lo specialista Lempainen: “Pedrola? Ci vorranno 5 mesi prima di rivederlo in campo”
Le parole del medico che ha operato il fantasista spagnolo
La Sampdoria incrocia le dita e spera di riavere presto a disposizione Estanis Pedrola.
Per il fantasista spagnolo è stata una stagione davvero difficile, nonostante le ottime premesse delle prime giornate di campionato, condizionata soprattutto dai tanti problemi fisici. Il calciatore classe 2003, infatti, ha dovuto fare i conti con una lesione al tendine del bicipite femorale della coscia destra. Un infortunio che, il 21 maggio scorso, lo ha costretto a sottoporsi a operarsi in Finlandia presso l’ospedale Pihlajalinna. A dirigere l’intervento è stato il dott. Lasse Lempainen, intervenuto sulle colonne de “Il Secolo XIX” per fare il punto della situazione sul recupero del talento blucerchiato. Ecco le sue parole:
“Ho operato tanti calciatori per lo stesso infortunio di Pedrola, oggi giocano di nuovo ad alti livelli. Con una buona riabilitazione Estanis tornerà come prima. Anche più forte, è molto giovane. Io stesso sono uno sportivo, il mio maestro è il dottor Sakari Orava, ogni anno opero più di 100 persone per gli hamstring injuries. Seguo calciatori, velocisti, giocatori di hockey, atleti olimpici”.
Sulla ricaduta durante il match con la Reggiana. “Ha solo 20 anni, ha tanta pressione addosso dopo una stagione sfortunata, ha vissuto quel momento come un nuovo inizio verso il futuro. Ha avuto una lesione severa al bicipite femorale, che ha coinvolto il tendine nella parte alta. Abbiamo parlato a lungo, gli ho spiegato che nel suo caso l’operazione ha due vantaggi: riduce il rischio di ricadute e consente di tornare a performare a un livello fisico elevato. Ci ha pensato qualche giorno, ha parlato con i suoi agenti e con la Sampdoria e ha deciso di operarsi”.
Sul recupero. “La riabilitazione è altrettanto decisiva. Seguo gli atleti dopo un intervento, gli do un programma da seguire, con Pedrola ci sentiamo su Whatsapp con foto e video, ora è a Barcellona. La prima fase prevde palestra, cyclette, elettrostimolazione. Dopo due mesi e mezzo dall’intervento potrà tornare a correre e poi allenarsi parzialmente con i compagni. Per il ritorno al calcio giocato gli servono più o meno 5 mesi dall’intervento. Ma l’ultima fase della riabilitazione, la parte sportiva, è fondamentale”.
Sulle cause dell’infortunio. “I motivi possono essere tanti, mancanza di forza o di elasticità del muscolo. Una cicatrice, un bilanciamento non ottimale della massa muscolare. La tecnica di corsa è fondamentale, se noti un errore va corretto. I tempi di recupero dipendono dalla velocità con cui si capisce il problema e dalla rapidità con cui lo si corregge. Borini è tornato a giocare dopo due mesi e mezzo, i tempi di recupero per l’adduttore sono più brevi”.