Lecce, Liverani: “Col Cosenza ci vorrà pazienza. Sul mio futuro…”
LIVERANI LECCE COSENZA FUTURO – L’allenatore del Lecce Fabio Liverani, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della complicata trasferta contro il Cosenza. “L’allenamento di domattina sarà decisivo per capire chi schierare, ma nonostante si giochi dopo soli tre giorni i dubbi sono pochi a causa delle diverse assenze. Avere qualche ora in più di riposo è […]
LIVERANI LECCE COSENZA FUTURO – L’allenatore del Lecce Fabio Liverani, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della complicata trasferta contro il Cosenza.
“L’allenamento di domattina sarà decisivo per capire chi schierare, ma nonostante si giochi dopo soli tre giorni i dubbi sono pochi a causa delle diverse assenze. Avere qualche ora in più di riposo è un vantaggio, perché ci permetterà di avere più tempo per valutare la condizione degli acciaccati. Al netto della stanchezza, però, la squadra sta bene. Affrontiamo una squadra organizzata, difensivamente arcigna e precisa: dovremo gestire bene la palla e muoverci bene. Non possiamo dare una data certa per il rientro di Scavone, ma la convocazione per il ritiro gli farà bene: sarà fondamentale averlo nel rush finale. Credo che il Cosenza abbia preso qualche giocatore di categoria a gennaio, oltre allo sfoltimento del gruppo. Hanno tanti calciatori intercambiabili, chiunque giochi lo spartito non cambia: in questo somigliano molto a noi. Ora la squadra è cresciuta e lo dimostrano i risultati, si tratta dell’organico ideale per Braglia. Parliamo di un avversario da prendere con le molle e lo ha appena dimostrato a Palermo. C’è il 50% di possibilità che giochino gli stessi 11 che hanno battuto il Pescara. La maturità del gruppo mi fa stare tranquillo, nonostante il secondo posto potrebbe esaltarci. Non ci siamo depressi dopo il Cittadella e non dobbiamo cullarci sugli allori ora. Sappiamo cosa vogliamo e giudichiamo sempre la prestazione e mai il risultato. A livello psicologico giocare dopo le rivali è un fattore incerto, secondo me conterebbe se mancassero 3-4 partite. Ad oggi non possiamo fare tabelle di marcia, ma credo che la promozione sia a quota 65 punti. Dovremo essere bravi a non esporci troppo al contropiede, bensì la pazienza di trovare un varco giusto sarà un aspetto predominante dell’incontro. La nostra mentalità ci porta ad attaccare, però dobbiamo abbinare equilibrio a quest’identità: fare sempre le stesse cose ci renderebbe prevedibili, bisogna saper abbassare i ritmi se serve. Credo che queste due stagioni quasi piene mi abbiano fatto crescere nella gestione dei momenti, dell’ambiente e degli uomini. Le due certezze che mi accompagnano solo la volontà di lavorare e il mio credo da spiegare ai ragazzi. Si può sempre migliorare, ma soltanto attraverso l’esperienza continua: senza vivere tantissime partite, che si tratti di calciatori o allenatori, non si ottengono progressi. Sono felice di quello che sto facendo e oggi conta solo questo, il futuro non conta. I ragazzi e la dirigenza mi permettono di esprimere al meglio il calcio che ho in testa: finché ci sono questi presupposti Lecce è il mio posto ideale. In questo mondo, però, non c’è tempo per progettare troppo a lungo termine: sono orgoglioso degli attestati di stima arrivati nei miei confronti, ma a oggi penso solo al campo.”