Alessandria, Longo: “Prestazione sottotono, molti non erano al top. I valori della SPAL non rispecchiano la sua classifica”
LONGO ALESSANDRIA SPAL – Moreno Longo, tecnico dell’Alessandria, ha analizzato il 2-2 maturato nel pomeriggio di ieri al “Moccagatta” contro la SPAL. Queste – come riporta GrigiOnline.com – le dichiarazioni del trainer della compagine piemontese: “Chi è subentrato lo ha fatto in maniera positiva e questo è un elemento che può spostare gli equilibri. Esorto […]
LONGO ALESSANDRIA SPAL – Moreno Longo, tecnico dell’Alessandria, ha analizzato il 2-2 maturato nel pomeriggio di ieri al “Moccagatta” contro la SPAL. Queste – come riporta GrigiOnline.com – le dichiarazioni del trainer della compagine piemontese:
“Chi è subentrato lo ha fatto in maniera positiva e questo è un elemento che può spostare gli equilibri. Esorto sempre i ragazzi a farsi trovare pronti anche se chiamati in causa per pochi minuti. Le partite durano 95’ e siamo stati bravi a non capitolare nelle occasioni che la SPAL ha avuto per chiudere la gara. Rimanendo dentro la partita l’episodio favorevole può capitare. E questo è l’aspetto positivo. Per quanto riguarda la prestazione direi che è stata sottotono con tanti elementi non al ‘top’. Secondo me non eravamo abbastanza liberi a livello di psicologico ma dobbiamo imparare velocemente a gestire la pressione di partite come questa. Anzi nelle prossime la pressione potrebbe essere anche superiore perciò i ragazzi devono essere più liberi e sereni senza farsi prendere dalle situazioni negative. Abbiamo perso duelli e seconde palle, la SPAL ha lavorato meglio di noi arrivando spesso per prima. Abbiamo patito la loro fisicità, sia Pinato che Zanellato hanno vinto i rispettivi duelli con Milanese e Ba impedendoci di riconquistare palla come siamo abituati a fare di solito, mentre Colombo e Vido hanno lavorato molto bene in avanti. Ma ci portiamo via un punto strappato con le unghie e con i denti e con un pizzico di fortuna che non fa mai male”.
Sul ritorno al goal di Corazza e Marconi
“Sono contento per loro. Le ultime partite sono quelle che poi tutti ricordano. Prima della gara ho fatto l’esempio di Stanco e Rubin, giocatori che nella scorsa stagione hanno giocato poco ma sono rimasti decisivi proprio per le reti disegnate nel finale del campionato scorso. Il momento che conta è adesso e bisogna tirare fuori tutto. La SPAL? Ha ancora una partita decisiva con il Cosenza martedì che con un successo le potrebbe permettere di uscire dalla zona playout. Se non dovesse vincere, visto il calendario che ha, resterà in lotta fino alla fine”.
Sull’eurogol di Viviani
“Credo Pisseri potesse fare poco nell’occasione. Ero in traiettoria, pensavo andasse fuori ma poi è rientrata. Abbiamo sofferto tantissimo le palle inattive della SPAL, quello che conta è chi le calcia. Noi abbiamo una lacuna grave in questo fondamentale, mentre la SPAL ha un giocatore come Viviani che calcia con un piede importantissimo. Ogni calcio d’angolo è mezzo gol, mette palle davvero pesanti. Sapevamo di poter concedere qualcosa ed è accaduto”.
Sulla SPAL
“È stata più pimpante di noi, bisogna capire cosa è psicologico e cosa e fisico. E poi bisogna capire che carichi di lavoro è sono stati fatti durante la sosta. sicuramente abbiamo patito in mezzo. Ba arrivava da una settimana senza allenamenti ed ha pagato tantissimo. Milanese, al rientro dalla Nazionale, ha pagato anche se sull’argomento avevo minimizzato nella conferenza stampa pre-partita. Lui deve stare tranquillo, è un 2002 ed ha la mia massima fiducia. Lui deve dare le responsabilità a me ed ai suoi compagni, deve pensare a giocare con la testa libera. È un giovane di sicuro avvenire e partite come queste devono far capire la differenza tra le gare dell’Under 20 ed il campionato di serie B. Ha arretrato spesso più per meriti della SPAL che per volontà nostra, avremmo dovuto fare meglio quando eravamo in possesso di palla”.
“Dal punto di vista tecnico la SPAL non rispecchia la sua classifica. Dispone di elementi che non dovrebbero lottare per la salvezza. Non dobbiamo dimenticare che le squadre che stanno lottando con noi, tolto il Cosenza, erano partite per fare potenzialmente i playoff anziché giocare per la salvezza. Ci troviamo in lotta con organici forti ma sappiamo quali sono le nostre caratteristiche. E poi è il campo a parlare. Anche una squadra forte come la SPAL, se non chiude le partite, poi va in difficoltà. E per quanto riguarda partite non chiuse noi siamo ancora a credito. Ma in un campionato ci son partite nelle quali giochi bene poi perdi ed altre nelle quali non giochi bene e poi porti a casa un punto. Dobbiamo guardare a noi stessi sapendo che possiamo fare meglio di così ma questa è un’altra delle partite che deve insegnare e lasciarci qualcosa di positivo”.
Su Pierozzi
“Il suo unico problema è legato alla condizione fisica, ricopre un ruolo nel quale servono minuti nelle gambe per poter incidere. Sapevamo che ne aveva una ventina nelle gambe ma andare oltre poteva creargli problemi di recidive. Ci serve averlo da qui alla fine senza che si fermi più”.