Ternana, la carica di Lucarelli: “Dobbiamo ritrovare l’unità. Creiamo un patto di non belligeranza”
Nuova presentazione per il tecnico livornese da poco ritornato sulla panchina delle Fere
Cristiano Lucarelli si ripresenta dopo il suo ritorno sulla panchina della Ternana.
Il tecnico livornese, che era stato esonerato dopo la sconfitta di novembre con il Pisa, ha marchiato il suo secondo esordio sulla panchina delle Fere con il buon pareggio rimediato sul campo del Palermo.
Come riporta calciofere.it, l’allenatore è intervenuto in conferenza stampa al ritorno dalla trasferta siciliana. Ecco le sue parole:
“Ho tanta voglia di dare il mio contributo per raggiungere gli obiettivi prefissati ad inizio anno” afferma Lucarelli. Ma siamo in una fase molto delicata, sono convinto però che lavorando tutti insieme riusciremo a tirarci fuori dai guai. Non ho dovuto fare nessun compromesso, nessuna rivincita, solo voglia di tornare. A Leone al telefono ho detto ‘Quanto c… di tempo ci hai messo per chiamarmi?‘”
“Se ho visto le ultime partite della Ternana? Ho guardato il derby, ma chi c’era ha sicuramente fatto di tutto per cercare di fare il meglio possibile e vincere. Se mi sento sostenuto dai tifosi? So che mi vogliono molto bene ed è assolutamente contraccambiato, ma la Ternana ora deve ritrovare quell’unità che ho sempre visto. Mi è molto dispiaciuto che si sia creata questa frattura tra la tifoseria e la società, qui ho fatto risultati importanti e ho vissuto 3 anni importanti della mia vita. Sono andato via sereno quando sino stato esonerato, sapevo di aver dato tutto e non ho avuto nessun motivo per gufare. Sarei anche voluto intervenire per lanciare un messaggio di distensione, vi stavate incartando da soli. Nella vita ci sono cose più importanti del calcio, ma il calcio è uno sport sociale e spesso quando siamo allo stadio esce il peggio di noi. Quello che ci mette tutti d’accordo è la maglia della Ternana, credo che dobbiamo pensare di parlare solo di calcio nei prossimi due mesi. Quando si è parlato meno di calcio i risultati ne hanno risentito. Rimettiamo la Ternana al centro, creiamo un patto di non belligeranza, poi il tempo sistemerà tutto. Il presidente ama la Ternana e fa tanti sacrifici, così come i tifosi, come quelli che che in un turno infrasettimanali sono venuti a Palermo”.
Su Bandecchi. “Bandecchi l’ho sentito solo una volta, ieri alle 6. Mi ha chiesto solo come stavano i ragazzi, non di altro. Io ho qualche esperienza di Curva, ma la miglior medicina sono i risultati e solo noi che viviamo tutti i giorni sul campo possiamo aggiustare le cose”.
Sul lavoro svolto in poco tempo e sul match con il Benevento. “Non ho potuto fare allenamenti e preparare la partita dal punto di vista tattico. Ho solo cercato di mettere i calciatori al loro posto, tenendo anche conto delle fatiche di sabato scorso, ovviamente conoscendoli sono stato avvantaggiato. Ho chiesto una squadra propositiva e coraggiosa, di metterci testa, cuore e gambe. Domenica ci sarà una partita che potrà dire quale sarà l’obiettivo a cui potremo puntare. Annuso già l’entusiasmo che c’è, ma contro il Benevento sarà una partita difficilissima, una squadra costruita per vincere il campionato che si ritrova nei bassifondi della classifica. E’ la partita spartiacque per il finale di stagione, serve massima attenzione e massima concentrazione, ma senza tensione. Noi abbiamo già molti più punti dello scorso anno a questo punto, la priorità adesso è recuperare gli infortunati e qualche giocatore dal punto di vista mentale”.
Sul mercato e sulle condizioni fisiche della squadra. “Intervenire sul mercato? Il presidente è stato chiaro, non si è più affrontato questo discorso, in questo periodo trovare dei calciatori a marzo è difficile. Favilli? Per quello che so io la settimana prossima tornerà a disposizione. Ho lasciato una situazione dove alcuni interpreti stavano facendo meglio di altri, poi come capita spesso quando si cambia allenatore le cose possono ribaltarsi e cambiare. Ieri la cosa che mi ha colpito è la voglia dei ragazzi di fare risultato positivo. Non dobbiamo avere cali di concentrazioni e sbagliare l’approccio. I ragazzi so che si sono allenati bene anche con la precedente gestione, ma a volte sono troppo tesi. Questa tensione ti fa sembrare stanco e poco lucido. Fare la partita è molto più dispendioso, ieri la squadra ha retto bene fisicamente, abbiamo creato diverse occasioni, il portiere si è superato. Ci si poteva aspettare che negli ultimi minuti il Palermo in casa potesse spingere per vincere, all’ultimo abbiamo rischiato di prendere gol anche se c’era un fallo su Capanni. La risposta della squadra dal punto di vista fisico c’è stata, a parte quei giocatori che avevano meno allenamenti nelle gambe come Falletti, Corrado o Mantovani”.
Sul gioco. “Non mi preoccupa il fatto che la Ternana fa pochi gol. Ieri abbiamo attaccato tanto creando diverse occasioni, ma anche con Andreazzoli la squadra creava. E’ un periodo molto sfortunato, contro il Cittadella c’è stato un palo clamoroso, loro palo interno e gol. Basta un episodio a favore per svoltare e cominciare a rimettere a posto le cose. A noi interessa avere una squadra corta in 35 metri, a prescindere se giochiamo alti o ci abbassiamo. E’ importante non far giocare gli avversari tra le linee, ieri lo faceva molto bene Tutino, se stai corto e compatto ti eviti questa noia”.
Sulla lettera di intenti e sulle condizioni di Ghiringhelli. “La lettera di intenti? Io ed il mio staff finivamo di lavorare alle 5, non so a cosa si riferisse il presidente. Bisogna vedere se gli venivano riportate le cose giuste. In tre anni su 95 partite ne ho vinte 60, quindi credo che il tempo trascorso a lavorare sia più che sufficiente. La storia delle letterina l’ho sentita anche io, ma conoscete il presidente, quando si arrabbia è un misto di goliardia e provocazione. Ma io e lui abbiamo un rapporto schietto e nel privato è una persona diversa rispetto a come appare. Quando mi ha esonerato a Pisa mi ha detto che è cocciuto e bastian contrario. Sono contento che Ghiringhelli abbia cominciato a dimostrare il proprio valore. Dal punto di vista tattico è uno dei migliori calciatori che abbiamo, a Terni sembra sia sempre la colpa di Ghiringhelli quando accade qualcosa. Anche i giocatori sentono le critiche, tante volte ci siamo chiesti come mai non sia uscito fuori delle difficoltà. Ma abbiamo sempre pensato che Luca fosse un giocatore importante, ringrazio Andreazzoli per averlo recuperato, io in precedenza non ci ero riuscito, sono contento di averlo. Non sarà mai un calciatore da 7,5, ma ha una costanza di rendimento da 6-6,5″.
La carica in vista di domenica. “Domenica si gioca alle 15, un orario che ci piace a tutti. Voglio dire di venire tutti allo stadio, senza sé e senza ma”.