Lucca, parla il ds che l’ha avuto a 16 anni: “Paragonabile a Ibra e Toni, fuori dal campo è un timidone”
LUCCA IBRA TONI – Il super inizio di stagione di Lorenzo Lucca non sta certo passando inosservato. Con la bellezza di sei gol e un assist nelle prime otto giornate di Serie B e già tre presenze con un gol con la Nazionale U21, l’attaccante classe 2000 sta già attirando a sé tutti i top club […]
LUCCA IBRA TONI – Il super inizio di stagione di Lorenzo Lucca non sta certo passando inosservato. Con la bellezza di sei gol e un assist nelle prime otto giornate di Serie B e già tre presenze con un gol con la Nazionale U21, l’attaccante classe 2000 sta già attirando a sé tutti i top club italiani, in particolare Inter e Juventus, come riporta il quotidiano Tuttosport.
Nell’articolo a lui dedicato, troviamo anche le parole di Mario Goglia, ex ds dell’Atletico Torino, squadra in cui militò l’azzurrino Lucca all’età di sedici anni. Ecco le sue parole:
“A 16 anni, dopo aver compiuto tutte le trafile col Torino e un’esperienza non positiva al Chieri, lo convincemmo a venire a giocare per noi, inizialmente nella categoria Allievi Regionali. Normalmente si è poco propensi a seguire un percorso del genere. Ma Lorenzo si propose con grande umiltà, rimettendosi in discussione”
“Voleva recuperare il terreno perduto. Disputammo la prima partita contro i pari età del Chieri, la sua ex squadra: Lorenzo siglò una tripletta, senza esultare con rancore. Cominciò il campionato segnando reti a raffica. Era una spanna, anzi anche due, sopra a tutti. Avrebbe potuto vivere di rendita, ma si allenava duramente, più di ogni altro compagno di squadra. Non aveva assolutamente abbandonato il sogno di una carriera tra i professionisti”
“Ci ha sempre creduto. Noi dopo poche gare lo portammo in prima squadra. E pure in Promozione fece benissimo, segnando all’esordio nella categoria. Anche se in quell’occasione fu fortunato: la punta titolare era squalificata. Quella di riserva ebbe problemi durante la notte, quindi io e il presidente lo prelevammo direttamente dal campo dove stava giocando con gli allievi. Di mattina giocò e realizzò una doppietta vicino a Cuneo con i suoi pari età, poche ore più tardi segnò di testa ad Asti, a novanta chilometri di distanza dall’impegno precedente. E dire che in quell’occasione non pensava neppure che sarebbe partito dall’inizio…”
“Può essere accostato a Ibra e Toni. Nonostante la stazza imponente, è agile e possiede una tecnica invidiabile. Protegge bene la palla ed è forte di testa. Fuori dal campo è introverso, un timidone”
“Ero un osservatore del Vicenza. Non appena lo visionarono, furono entusiasti di lui e lo tesserarono immediatamente”
“Juventus, Inter, Milan, Fiorentina, Napoli: leggo anche io che piace a tutti. Con suo padre ci sentiamo spesso e le assicuro che Lorenzo non si è montato la testa. Va avanti con i piedi per terra, pur sapendo che un giorno potrà calciare palcoscenici internazionali, da Champion League e da maglia azzurra della Nazionale italiana”.