🚨Lucioni torna a parlare: “Via dal Palermo per un litigio col direttore. Il ritorno a Frosinone mi ha commosso!”
Lucioni torna a parlare
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Photo by Marco Luzzani/Getty Images - Via One Football
Fabio Lucioni è tornato in campo col Frosinone nella vittoria fondamentale contro il Mantova che alimenta le speranze salvezza dei ciociari. Intervenuto in conferenza stampa, il difensore ha parlato di tanti argomenti tra cui il suo addio al Palermo. Di seguito le sue parole riportate da tuttofrosinone.com.
Sull’affetto dei tifosi: “Li ringrazio, anche ieri sera sono venuti in hotel per darci il loro contributo che è determinante. In questa situazione di classifica, la stima nei nostri confronti e l’apporto che ci danno è determinante. Ho accettato la sfida per diversi motivi, tra i quali che sono ancora innamorato di questo sport e la testimonianza è arrivata oggi. Non mi sono risparmiato in nulla, questi ragazzi devono capire l’importanza del momento. Oggi gli ho detto che siamo noi a poter spostare gli equilibri da una parte o dall’altra“
Sul che Frosinone ha trovato: “Credo ci siano dei ragazzi con dei valori assoluti, che non hanno mai sbagliato un allenamento. Valori che purtroppo non sono stati reali nel percorso di questo campionato, che è molto difficile. Se non fai partite di sacrificio come quella di oggi non vinci“.
Sulla sua partita: “Credo che quando l’essere umano sa di avere una difficoltà deve cercare di nasconderla. Oggi sono stato in grado di nasconderle perché ho avuto altri 10 uomini vicino che mi hanno aiutato. Il Frosinone deve nascondere le sue lacune e cercare a raggiungere l’obiettivo, siamo a -2 dai playout e iniziamo a rivedere la luce. Sta a noi, non dobbiamo vedere gli altri”.
Sulla classifica: “Posso parlare di quello che ho visto da quando sono arrivato. Ho visto una squadra che imponeva il proprio gioco e poi spegnersi all’improvviso. A Salerno avremmo avuto la possibilità di chiudere il primo tempo con un vantaggio maggiore e poi abbassarsi nella ripresa andando in balia degli eventi. Ma noi non possiamo stare in balia degli eventi“.
Cosa è cambiato da Greco a Bianco: “E’ cambiato che hai l’acqua alla gola e devi per forza reagire alle difficoltà. E’ normale che ha una visione diversa del calcio ma credo che ci abbia dato qualche responsabilità in più togliendoci qualche compito. Detto questo credo che non dipende da me questa vittoria ma dalla voglia che aveva questo gruppo di vincere. La bravura è stata di tutti e non del singolo, sposo sempre il noi e non l’io, ringrazio Bianco per le parole che ha detto”.
Sul suo arrivo a Frosinone: “Sono un giocatore e non dipende da me. Mi ero liberato dal Palermo perché c’erano delle vedute differenti, avevamo avuto discussioni con il direttore. Evidentemente sono arrivato solo a fine mercato perché non c’era la necessità di Lucioni all’epoca, poi hanno reputato che servisse una figura differente. Ero a disposizione già prima, il direttore e il presidente sanno della stima che nutro nei loro confronti e non ho esitato a dire sì”.
Sul suo ritorno: “Devo dire che mi sono commosso, perché quando stai bene in un posto ritornarci è sempre una decisione borderline. La minestra riscaldata non è mai ottimale, ma l’affetto che ho ricevuto e che ho dato credo che sia di un livello importante. Non ho esitato a dire sì neanche per un attimo. Sapevo di trovare una piazza che ha voglia e fame, che non si accontenta di alcuni risultati. Sapevo che ci avrebbero aiutati, è normale che ci sia del disappunto quando le cose non vanno bene. Però ho detto ai ragazzi che i tifosi ci avrebbero aiutato a tirarci fuori da questa situazione e lo hanno dimostrato”.