Venezia, ds Lupo: “Difficile tornare in campo il 18 maggio”
LUPO VENEZIA CAMPO – Fabio Lupo, direttore sportivo del Venezia, ai microfoni de Il Gazzettino Venezia Mestre, si è così espresso in merito alla possibilità di tornare in campo il 18 maggio: “La ripresa? Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per farci trovare idonei e pronti alla ripartenza. Tuttavia, sono fermamente convinto che […]
LUPO VENEZIA CAMPO – Fabio Lupo, direttore sportivo del Venezia, ai microfoni de Il Gazzettino Venezia Mestre, si è così espresso in merito alla possibilità di tornare in campo il 18 maggio: “La ripresa? Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per farci trovare idonei e pronti alla ripartenza. Tuttavia, sono fermamente convinto che riprendere sia davvero molto complicato per buona parte dei club. Se il primo protocollo, già abbastanza corposo, è stato definito “insufficiente” dal Governo, come sarà possibile attuarne uno ancora più rigido? Mi aspetto due settimane molto travagliate per i dirigenti sportivi. I pareri tra le società sono molto contrastanti, qualcuno vorrebbe riaprire prima i centri sportivi per consentire la ripresa degli allenamenti individuali. Noi, momentaneamente, siamo pronti. Occorrerà però capire se il protocollo verrà modificato. I nodi da sciogliere? Sono ancora tanto, troppi. Ad esempio la “clausura dei giocatori”, la responsabilità penale di medici e società, cosa potrebbe determinare un eventuale contagio. Sono questi punti fondamentali da dover chiarire. Di maggiore importanza è poi la questione legata ai tamponi e ai test sierologici. Non sappiamo ancora come averli in dotazione vista la grande quantità di cui necessitiamo. Noi vogliamo garantire l’idoneità e la negatività dei nostri tesserati alla ripartenza. Le distanze da mantenere nel mondo del calcio? Solo chi vive questo sport sa quanto sia difficile rispettare la distanza di sicurezza con i propri compagni. In teoria è tutto possibile, in pratica un po’ meno. Lo sforzo che verrà chiesto di fare a questi ragazzi sarà importante. Gli allenamenti per preparare l’intero gruppo alla ripartenza saranno molto complessi. Per non parlare che dovranno affrontare poi dieci partite in due mesi dopo averne vissuti altrettanti in casa. I medici sportivi? Io credo che fin qui siano stati consultati poco. Tant’è che adesso va rivisto l’intero piano per la ripresa. Ma l’errore più grave è quello di non aver ancora considerato una soluzione alternativa alla ripresa. Quando c’è una guerra in atto, come nel caso di questo virus, oltre a combattere bisognerebbe anche provare a intavolare un accordo diplomatico. Così facendo, in caso di stop, ci ritroveremo senza alternative. Vacca guarito dal Covid-19? Siamo stati seri e rigidi, ciò ci ha ripagato. Siamo gli unici ad aver superato un caso di positività in Serie B.“