Cesena, Mangraviti: “Farò tutto il necessario per esserci contro il Brescia”
Le sue dichiarazioni
Massimiliano Mangraviti, difensore del Cesena, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere Romagna dove ha parlato del suo infortunio e del suo possibile rientro in vista della gara contro il suo ex Brescia. Di seguito le sue parole apprese sul sito del quotidiano:
Infortunio – “Mi sono fatto male nel primo tempo, ho cercato di resistere fino alla fine, ma poi il dolore era troppo forte. Sto facendo tutte le terapie necessarie, perché io sabato ci voglio essere a qualsiasi costo”.
Riguardo l’ultima sfida – “Io riparto dal nostro carattere. Una squadra che incassa il 3-2 e il 4-2 in quel modo, dopo la beffa dell’autogol iniziale, e che poi accorcia subito e segna addirittura il 4-4 ha carattere. Sono convinto che, se non avessero annullato il gol di Cristian, avremmo vinto la partita. Però mi lascia anche 5 gol sul groppone. Ne stiamo prendendo davvero troppi. Questo è un aspetto da non trascurare, ma da sottolineare, che a me non fa dormire la notte, perché in quella difesa ho sempre giocato. Dobbiamo sistemarci, perché così vanifichiamo l’ottimo lavoro che facciamo poi davanti. Non possiamo buttare via tutto così”.
Palle inattive – “Quelle pesano, ma non è l’unico difetto da correggere. Per me è un problema collettivo, a volte siamo posizionati male e a volte ci facciamo prendere dalla voglia di segnare, lasciando troppi spazi alle ripartenze dei nostri avversari”.
In merito alla prossima partita – “Sono bresciano, mio papà mi portava a vedere gli allenamenti di Baggio e di Guardiola. Sono nato vedendo quella maglia e quei campioni a Erbusco, a due passi da Rovato, dove abitavo io. Purtroppo ero piccolo e ricordo solo immagini sfuocate, ma una cosa non l’ho mai dimenticata: il codino di Baggio. Mio papà mi diceva di guardare quel giocatore perché era un autentico fuoriclasse. Me lo sono goduto poco, ma non l’ho mai dimenticato. Poi sono cresciuto, papà mi ha portato in curva e il nuovo idolo era diventato nel frattempo l’Airone Caracciolo, che ho avuto la fortuna di avere poi come compagno”.