9 Novembre 2024

Brescia, Maran: “Dopo il secondo gol eravamo orientati sul vincerla. Batosta che fa male”

Le sue parole

Photo by Marco Luzzani/Getty Images - Via One Football

Il tecnico del Brescia Rolando Maran ha parlato in sala stampa al termine del match perso dai suoi contro il Cosenza al Rigamonti.

Queste le sue dichiarazioni: “Il Cosenza me lo aspettavo così, primo tempo noi meno abili nel contrastarli, meglio nel secondo. Primo tempo brutto, atteggiamento se c’era nel secondo tempo c’era anche nel primo, ma non siamo riusciti a fare ciò che volevamo. Li abbiamo subiti troppo, siamo andati un po’ a vuoto, poi è andata meglio. Potevamo reagire prima, purtroppo quel gol alla fine ti rovina il pomeriggio. Devo rivedere le ultime fasi, abbiamo pensato a vincerla e ci siamo preoccupati poco di non far finire la partita come è andata poi effettivamente. Eravamo orientati per vincerla. Abbiamo perso tanto ma vinto tanto, siamo ancora nelle squadre all’interno dei play off. Questa continuità sta nel cercare sempre di vincere le partite. Potevo fare anche io scelte diverse nel finale. Ci è andata male. Oggi ci sono mancati due interni, avevo meno scelte del solito. Dopo 12 minuti tre ammonizioni è complicato affrontare la partita, rischi di essere ammonito pressando troppo. Il gol nel finale sconquassa un po’ tutto. Batosta che fa male. Al di là del primo tempo il risultato non è giusto. La loro pressione ci ha messo in difficoltà e non siamo riusciti a trovare alternative e li ci siamo un po’ inibiti. Chi è subentrato ha fatto molto bene, aiutato dall’inerzia della partita di chi è in campo. Guardando i numeri abbiamo più tiri noi. Poi la squadra avversaria di galvanizza e sembra tutto più negativo di quello che è. Eravamo arrivati a snodare la matassa, se ci fossimo accontentati sarebbe finita pari, tornando indietro lo farei. I ragazzi ci tengono, sono da sostenere e da accompagnare ed io devo cercare di farlo. La sconfitta pesa molto. Ci rimbocchiamo le maniche e ripartiamo dal primo allenamento. Dobbiamo sapere di avere pregi e difetti, momento un po’ altalenante. Dobbiamo avere il giusto senso di responsabilità e critico. Dentro facevamo fatica ad alzar la testa e non sono sceneggiate, vedo i ragazzi come reagiscono. Sono stato espulso io non Bianchi”.