Brescia, Maran: “Il pari con la Samp ci darà slancio. La Reggiana ha grandi valori, me l’aspettavo più in alto in classifica”
Maran verso l'importante confronto al cospetto degli emiliani
Rolando Maran, tecnico del Brescia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Reggiana, in programma domani alle ore 14:00 al “Rigamonti”. Queste – riprese da Bresciaingol.com – le sue dichiarazioni:
Consideri la Reggiana una tappa più importante di altre per iniziare ad archiviare il discorso salvezza?
“Ci sono tante tappe in un campionato, questa ci può dare grande slancio, ma sono anche le tappe più insidiose altrimenti non avrebbero così tanto valore. Dobbiamo andare in campo sgombri di testa e concentraci solo su questa partita”.
Quanto vi sentite vicini a un obiettivo per il quale mancano una decina di punti?
“Il campionato di B ogni settimana nasconde insidie e quindi bisogna andare avanti per la nostra strada. Non perchè dobbiamo nasconderci, ma siccome mi considero un uomo razionale voglio continuare ad essere così per arrivare in fondo. Prima arriveremo in fondo, spediti, e prima potremo divertirci”.
All’andata parlasti molto bene della Reggiana, la temi ancora così?
“Sì. Lavorano bene, hanno gamba, con giocatori esperti ed altri più giovani, ma di prospettiva. Pensavo fossero anche più avanti in classifica a questo punto”.
Come spieghi il fatto che vadano meglio in trasferta che in casa?
“Eh sai bisognerebbe seguirle tutte, noi certo che seguiamo il campionato per intero, ma ogni squadra ha la sua storia. Evidentemente per il loro modo di interpretare il calcio sono più congeniali lontano da casa”.
Come seguirai la partita da squalificato?
“Non posso andare nemmeno negli spogliatoi. Mi dispiace non esserci a sostenere i ragazzi, lo farò fino a prima di scendere dal pullman”.
Come si pronuncia il cognome del tuo vice?
“Màraner. Abbiamo giocato tanto insieme. Io feci il battesimo col Brescia in panchina quando lui allenava il Trento in un triangolare estivo. L’anno successivo gli ho chiesto di venire con me a Bari, era il 2006-07. C’è grande amicizia. In lui ho trovato subito lo stesso modo di interpretare il calcio, non riuscirei a stare con chi non vede questo lavoro come me, cerco uno che interpreti il confronto in modo vero, non solo da signor sì. E’ un buon professionista e una persona che mi è sempre stata vicina”.
Chi manca domani?
“Lezzerini, Fogliata e Cistana, forse Borrelli viene in panchina anche se solo per onor di firma, ma quantomeno per cominciare a farlo stare di nuovo con la squadra”.
Il pareggio di Genova è quasi come una vittoria?
“Quando raggiungi un pareggio in quel modo, ti dà slancio. Ci ha fatto lavorare con una bella spinta. Dobbiamo sapere le insidie di ogni partita, la testa sarà fondamentale anche con la Reggiana”.
Sei a Brescia da tre mesi. In questo lasso di tempo c’è dentro più un lavoro sotto l’aspetto mentale o tattico?
“Ho trovato un terreno fertile, ragazzi che si sono messi davvero a disposizione, ho proposto cose che sono state esaltate da loro e dal modo di andare in campo. Ad un allenatore, per riuscire ad avere una risposta in così poco tempo, serve avere ragazzi con delle qualità, che sappiano mettersi a disposizione come non sempre accade. Questa alchimia che si è creata deve continuare a crescere per dare ancora spunti a me e far sì che nessuno di loro si sente ancora al massimo. Quando sono arrivato avevano bisogno di autostima e di credere in loro stessi, ancora prima che in me stesso”.