Maran, il doppio ex: “Brescia-Vicenza, sarà una gara aperta a qualsiasi risultato”
MARAN BRESCIA VICENZA – L’ex tecnico di Brescia e Vicenza, Rolando Maran, ai microfoni del Giornale di Vicenza, parla della sfida delicata che si giocherà domenica al Rigamonti. Le Rondinelle a caccia di punti per la promozione diretta mentre i biancorossi impegnati a tracciare la strada per la salvezza. La Serie B : “Come sempre […]
MARAN BRESCIA VICENZA – L’ex tecnico di Brescia e Vicenza, Rolando Maran, ai microfoni del Giornale di Vicenza, parla della sfida delicata che si giocherà domenica al Rigamonti. Le Rondinelle a caccia di punti per la promozione diretta mentre i biancorossi impegnati a tracciare la strada per la salvezza.
La Serie B : “Come sempre è una categoria che va a fasi alterne e il primo aspetto che va curato, proprio per questo, è la continuità: se ce l’hai di sicuro arrivi ad avere una buona posizione alla fine”.
Il percorso del Vicenza: “Onestamente no, non pensavo proprio di vederlo in una situazione del genere. Difficile e neppure corretto
dare giudizi da fuori perché non si possono conoscere le situazioni senza vivere lo spogliatoio. Di certo mi auguravo per il Vicenza un
campionato ben diverso. Di Carlo arrivò nel tripudio dei tifosi ma anche lui è stato esonerato, nessuno è intoccabile nel calcio. Dispiace sempre, in questo caso si tratta pure di un amico, so bene cosa si prova perché è capitato anche a me, fa parte del mestiere e sono situazioni alle quali dobbiamo essere pronti. Peccato che spesso i risultati che non vengono siano frutto di tante altre situazioni negative di cui però il parafulmine è sempre l’allenatore: ci dobbiamo adeguare ma non vuol dire sia giusto. A me era anche sembrata una squadra nata da un mercato buono, normale del resto quando parli di giocatori come Diaw e Proia, poi non so dire cosa sia successo. Non è stato semplice il lavoro per Cristian Brocchi. Dopo un periodo difficile ora ha trovato la quadra e comunque io in generale faccio sempre il tifo per gli allenatori.”
Salvezza possibile – “Credo sull’entusiasmo, può essere la leva giusta e poi in momenti così delicati può contare su un pubblico che
dà una spinta eccezionale e questo pesa molto”.
Piazza di Vicenza: “Forse all’epoca in cui io ho allenato il Vicenza non ho saputo capire fino in fondo alcuni aspetti che invece oggi
che abito qui ho compreso: per esempio il forte senso di appartenenza che lega la città alla squadra”
Sul Brescia e sulla sfida di domenica: “Sta attraversando un buon periodo, come il Vicenza, ha appena cambiato allenatore e questo potrebbe dare una spinta in più anche se non è scontato. Il divario di forze sulla carta pesa meno di quello che si può pensare, a fare la differenza sono le motivazioni. E’ una tifoseria calda anche quella di Brescia, so che c’è molta rivalità sportiva con Vicenza ma per certi aspetti sono due piazze che si assomigliano. Conteranno le motivazioni e la forma fisica: averla significa poter tenere un ritmo elevato in partita.”
Chi la deciderà? – “In B è il gruppo a contare. Solo in serie A ci sono a
volte campioni e talenti sopra la media in grado di incidere da soli e allora lì alzi le
mani. Un pronostico per Brescia-Vicenza? Non per lavarmene le mani, ma davvero
penso sia una gara aperta a qualsiasi risultato”.
Infine, il suo futuro: “Spero di tornare presto a rientrare dalla parte giusta negli stadi. Ovvero con il pullman della squadra perché andare in tribuna non mi piace proprio.”