Cittadella, Marchetti: “Momento difficile che mi preoccupa. Talmente brutti che non possiamo essere così”
Le parole del dirigente prima della gara
Il direttore generale del Cittadella Stefano Marchetti è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com per parlare della partita con la Sampdoria.
Ecco le sue dichiarazioni:
“Ci siamo incartati mentalmente, psicologicamente. Ora è un momento difficile, che da un certo punto di vista mi preoccupa. Dobbiamo avere la capacità di giocare con la testa libera, fare qualcosa in più. Dopo una partita brutta come quella di Carrara meglio giocare subito e provare a dimostrare che non siamo quelli dell’ultima volta. Oggi come oggi la Sampdoria è una storia che ha trovato gli equilibri giusti. Una squadra fortissima. Ha un potenziale enorme. Doveva trovare l’equilibrio. Giocare contro di loro non è semplice.
La B è talmente bella e imprevedibile che non ci sono partite facili. Samp e Palermo sono due corazzate. Ma in questo momento per il Cittadella non c’è niente di facile. Se siamo quelli dell’ultimo periodo dobbiamo preoccuparci di noi e non degli avversari. Che siamo stati talmente brutti che non possiamo essere quelli: dobbiamo dare ciò che è nelle nostre possibilità, ritrovare quella voglia di non mollare, di esserci su tutti i palloni, di fare le cose che abbiamo fatto per tanti anni. Dobbiamo tornare il Cittadella fastidioso che è stato quello di questi anni.
A gennaio dobbiamo arrivarci bene. Sono concentrato su quello che dobbiamo fare oggi. Le partite da qui a gennaio sono tante. Non mi piace parlare degli altri. Ho già tanti problemi io. Commentare qualcosa che non conosco non è nel mio stile. Ma il Frosinone ha presidente e direttore di altissimo livello. Tra i più alti in Italia. E invertirà questa situazione. Partiamo da un concetto: Lores Varela è una persona con valori importanti. Un ragazzo che ama il calcio, lo amava da calciatore e lo amerà anche da dirigente o qualsiasi altro ruolo andrà ad interpretare in questo mondo. Nelle cose va in profondità. Sono sicuro che affronterà le sfide future, da direttore sportivo, con passione.
Francesco Totti ha fatto la storia della Roma e della Nazionale. Il paragone mi fa onore, ho cercato e sto cercando di fare qualcosa in un ambito come Cittadella: una società che nel suo piccolo ha fatto cose importanti. Fare calcio a certi livelli in un paese di pochi abitanti non è semplice. Totti mi è sempre piaciuto al di là del calcio. A me piacciono le bandiere, come lo è stato appunto Francesco Totti. Lui alla Roma, io al Cittadella: il paragone lo accetto, fa molto piacere e ringrazio Lores per le belle parole.”