Ascoli, l’ex DS Valentini: “Non so chi si salverà, la Serie B è bella ma stressante per gli addetti ai lavori. Viali? Bisognava dargli più tempo…”
Le dichiarazioni di Valentini, ex direttore sportivo dell'Ascoli, sul percorso dei bianconeri in campionato e su William Viali.
L’Ascoli si prepara ad affrontare un rovente finale di stagione. Domani sera i bianconeri affronteranno al “Del Duca” il Pisa, ma non saranno completamente padroni del proprio destino: dovranno sperare anche negli stop di Bari, Ternana e Spezia. Marco Valenti, ex DS dell’Ascoli, è intervenuto ai microfoni di ildot.it per parlare del campionato di Serie B e del pessimo percorso del Picchio in campionato.
“La Serie B è un campionato bello ed entusiasmante ma allo stesso tempo difficile. Tante squadre arrivano all’ultima giornata con obiettivi ancora da centrare e questo può essere emozionante per i tifosi, ma crea anche stress agli addetti ai lavori. Poi purtroppo nel sistema calcio Italia quando avviene una retrocessione, questa genera anche un problema economico, oltre che sportivo, e questo mette in grossa difficoltà i club che non centrano la salvezza perché gli introiti sono diversi, ma i contratti firmati rimangono tali. Viali? L’esonero ha fatto seguito al mio, all’epoca fui io a sceglierlo. Nel calcio ci vuole equilibrio, la differenza la fa la gestione dei momenti difficili, in questi casi si vede la bravura di un dirigente. Se si cambia parecchio in estate, è logico che ci voglia un po’ per far bene. Alla mia società avevo detto che a Viali bisognava dare almeno 5 giornate, serviva dargli più tempo“.
“Forte? È un calciatore importante per la categoria. Ad Ascoli ha avuto problemi ambientali, verso la fine mercato ho concordato con il suo entourage che sarebbe stato meglio fargli cambiare aria. Penso abbia scelto Cosenza anche per la presenza di Caserta, allenatore con cui in passato ha fatto molto bene. Salvezza? Non vedo squadre favorite in questo momento. La B è un campionato equilibrato, possono giocarsela tutte le squadre al momento in lotta. Futuro? Ho tanta voglia di tornare a lavorare nel calcio, è il mio mestiere da oltre 20 anni. A settembre sono stato esonerato per la prima volta nella mia carriera, ma cerco di vedere sempre il lato positivo delle cose. Ho avuto tempo in questi mesi di aggiornarmi e documentarmi sempre di più“.