4 Settembre 2024

Bari, l’ex Mariano: “E’ un emozione vedere Lella qui. Sono anni che inseguiva questa maglia, merita palcoscenici importanti”

Le parole dell'ex galletto

SSC Bari - Domenico Bari

L’ex giocatore del Bari, e primo allenatore del neo-arrivato Nunzio Lella, Angelo Mariano ha parlato ai microfoni di Pianetabari circa l’arrivo dell’ex Cagliari in biancorosso. Di seguito le sue parole:

“Lui era stato in biancorosso già in Primavera, ma non aveva mai raccolto presenze in prima squadra. È vero che entrambi abbiamo giocato nel Bari, ma a differenza mia Lella nella sua carriera è già riuscito anche a esordire in Serie A (in Lazio-Venezia, prima giornata di questa stagione, ndr). Poi c’è da dire che io, purtroppo, con la maglia dei galletti non ho avuto la fortuna di giocare tantissime partite. C’è una cosa che però gli auguro: io sono riuscito a segnare un gol, spero che possa raggiungermi il prima possibile e superarmi in fretta”.

Sull’arrivo a Bari: “Purtroppo dal suo arrivo in biancorosso non ho avuto ancora modo di sentirlo, ma abbiamo parlato al telefono pochi giorni fa, in occasione del suo esordio in Serie A. Per me vederlo arrivare a questi livelli è stata un’emozione enorme, sia in quanto santermano che in virtù di responsabile della scuola calcio in cui è cresciuto”.

Sulla baresità: Vestire la maglia della tua città è sempre qualcosa di unico, diverso rispetto ad indossare altre divise. Io in biancorosso non ho avuto la fortuna di giocare tantissime partite, eppure le presenze con i biancorossi le vivevo in maniera differente rispetto alle altre squadre. Lella, poi, arriva a Bari con tanta voglia matta di mettersi in gioco, il fatto di essere tornato nella squadra della sua terra lo starà stimolando. Lui è sempre stato legatissimo. Ricordo bene i giorni che seguirono la finale dei playoff giocata contro il Bari, quando indossava la maglia del Cagliari: lui è un professionista e ha dato il massimo, era super felice per aver raggiunto un traguardo importante come la Serie A, che giustamente ha festeggiato pienamente. Ma sotto sotto era un po’ dispiaciuto per aver battuto i biancorossi“.

Mariano sulle qualità di Lella

Non posso far altro che confermare, le sue qualità umane sono eccezionali, è un bravo ragazzo che non si è mai montato la testa. Voglio aggiungere che fin da ragazzino era possibile vedere la sua predisposizione per fare il calciatore, era sempre pronto a fare sacrifici e a impegnarsi per raggiungere gli obiettivi. Lui è un classe 2000, ma fin da piccolo giocava con i nati nel 1997. Già quello era un sintomo del fatto che noi ci abbiamo sempre creduto, poi lui ci ha messo tutto l’impegno possibile. Con noi è stato tre anni, dal 2009 al 2012. Era gracilino fisicamente, ma giocava sempre senza paura. Da piccolo, in realtà, lo schieravamo come centravanti, ruolo in cui si distingueva anche con i ragazzi più grandi. Proprio per quello il Bari gli mise gli occhi addosso, poi in biancorosso è passato a centrocampo. Nel Bari, senza un centro sportivo per il settore giovanile, i ragazzi dovevano sempre spostarsi per la provincia. Tutti i giorni la madre o il padre l’accompagnavano, anche a costo di grande impegno. Lui era sempre puntuale, presente, nonostante dovesse allenarsi e al tempo stesso impegnarsi nello studio, proprio per questo riusciva ad avere poco tempo per sé. Ha messo da parte tutti gli amici ed è sempre stato costante, questo gli ha permesso di arrivare dov’è ora. Per noi è stata una gioia. L’abbiamo sempre seguito con tutto il cuore, anche se a distanza. Dopo la promozione con il Cagliari è venuto a trovarci nella scuola calcio che ancora oggi gestiamo, mentre facevamo l’allenamento con i bambini. Ha firmato autografi a destra e a manca e si è fermato a lungo con i nostri ragazzi. Anche quest’anno, dopo aver vinto i playoff con il Venezia, è tornato ed è passato a trovarci